È stato confermato in appello l’ergastolo per Alessandro Maja, che nel 2022 uccise la moglie e la figlia in provincia di Varese
La Corte d’assise d’appello di Milano ha confermato la condanna all’ergastolo e a diciotto mesi di isolamento diurno per Alessandro Maja, l’uomo che nel maggio del 2022 aveva ucciso la figlia sedicenne Giulia e la moglie Stefania Pivetta, e tentato di uccidere il figlio Nicolò, di 23 anni. Gli omicidi erano stati compiuti nella notte tra il 3 e il 4 maggio del 2022 nella villetta di famiglia a Samarate, in provincia di Varese: il figlio Nicolò era stato gravemente ferito a colpi di martello, ma era sopravvissuto.
Maja era stato arrestato il giorno successivo, e aveva confessato gli omicidi durante l’interrogatorio di garanzia. Dopo la condanna di primo grado gli avvocati di Maja avevano chiesto una nuova perizia psichiatrica per il loro assistito, ma la richiesta è stata rigettata: la Corte d’assise d’appello ha dichiarato Maja capace di intendere e di volere, e ha quindi confermato la condanna all’ergastolo.