Quanto costa un forte ottocentesco in mezzo al mare?
Ce n'è uno al largo dell'Inghilterra, costruito per ragioni difensive e poi diventato un albergo di lusso con una storia sfortunata
Nel Solent, lo stretto che separa il sud della Gran Bretagna dall’isola di Wight, c’è un forte militare di fine Ottocento con una storia travagliata. Fu commissionato per difendere le coste inglesi da un’invasione della Francia mai avvenuta, e dopo decenni di inutilizzo fu trasformato in un albergo di lusso, dedicato anche a eventi esclusivi: nonostante i suoi servizi e la posizione isolata, il No Man’s Land Fort non ha mai ottenuto il successo sperato, con il risultato che da qualche anno la società che lo controlla lo ha messo in vendita.
Il forte di No Man’s Land (letteralmente “terra di nessuno”) si trova a pochi chilometri da Portsmouth, nel sud dell’Inghilterra, ha una pianta circolare e una superficie di circa 9mila metri quadrati distribuiti su quattro piani. Ha 23 camere per gli ospiti, un faro e un’ampia terrazza, due piazzole per gli elicotteri e due attracchi per navi, oltre a bar, ristoranti, sauna, piscina riscaldata, un atrio coperto da una vetrata e un locale per spettacoli. Quando fu inaugurato, nel 1880, ospitava fino a 80 soldati e decine di cannoni.
Faceva parte dei cosiddetti “Palmerston Forts”, una serie di fortificazioni volute dal primo ministro britannico Henry John Temple, visconte di Palmerston, e costruite dal 1865 per difendere la Gran Bretagna dalla presunta minaccia francese. Il No Man’s Land era la più grande tra le quattro nella zona di Portsmouth, e poi c’erano i forti di Horse Sand, di Spitbank e di St. Helen’s; era anche la più costosa, visto che per costruirla ci vollero 462.500 sterline dell’epoca, che secondo i dati sull’inflazione della Bank of England sarebbero circa 56 milioni di euro di adesso.
Al momento in cui le fortificazioni furono completate, tuttavia, il timore di un’invasione era passato da tempo, motivo per cui sono note anche come “Palmerston’s Follies”, i capricci di Palmerston.
Durante la Prima guerra mondiale il forte di No Man’s Land fu utilizzato come presidio contro eventuali attacchi sottomarini, e durante la Seconda come deposito di artiglieria. Negli anni Cinquanta il ministero della Difesa britannico ordinò il suo disarmo, ma quando il governo cercò di venderlo, nel 1963, non ci fu nessun acquirente. Nel 1972 servì per girare alcune scene di un episodio della serie di fantascienza Doctor Who, e dopo decenni di abbandono negli anni Novanta fu trasformato in un albergo.
Nel 2004 l’imprenditore Harmesh Pooni comprò il forte per 6 milioni di sterline, l’equivalente di 12 milioni di euro odierni, allo scopo di affittarla per matrimoni ed eventi aziendali. I suoi piani vennero ostacolati da un focolaio della malattia del Legionario, meglio conosciuta come legionellosi, un’infezione polmonare causata da un batterio presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, e la sua società andò in bancarotta.
Il forte fu messo di nuovo in vendita dalla società che subentrò a Pooni, ma senza successo. Pooni, che sosteneva di esserne ancora il proprietario, nel marzo del 2008 si barricò dentro al forte e dispose alcuni tavoli a faccia in giù sulle piazzole degli elicotteri per impedire che gli agenti immobiliari lo raggiungessero. Circa un anno dopo la proprietà fu venduta per 910mila sterline a una società di Gibilterra, la Swanmore Estates. Quando l’aveva comprata Pooni era stata valutata più di 14 milioni di sterline, scrisse nel marzo del 2009 BBC News.
Nel 2015 il forte fu ristrutturato di nuovo, con l’aggiunta di un pub e un’area per giocare a laser tag, il gioco di gruppo che simula una battaglia tra soldati che usano fucili dotati appunto di laser. A causa degli alti costi di manutenzione e di altri problemi nel 2019 fu messo di nuovo in vendita, anche con la possibilità di trasformarlo in una residenza privata. Finora però non lo ha comprato nessuno: circa un anno fa il sito locale The News aveva scritto che il prezzo richiesto era stato abbassato da 4,25 milioni di sterline a 3,6 milioni (da circa 5 milioni di euro a 4).
Il forte di Spitbank, grande circa un terzo, è a sua volta in vendita, mentre quello di Horse Sand è stato acquistato da un privato nel 2021 per 715mila sterline (circa 840mila euro). Anche il St. Helen’s è di proprietà privata: quando c’è la bassa marea lo si può raggiungere a piedi a partire dalla spiaggia di Bembridge, che dista circa un chilometro, con qualche precauzione.
– Leggi anche: La micronazione su una piattaforma di cemento e metallo nel mare del Nord