Il video del pestaggio nel carcere di Reggio Emilia
Risale allo scorso 3 aprile e mostra un gruppo di agenti picchiare un detenuto dopo averlo incappucciato e buttato a terra: otto sono accusati di tortura
Venerdì diversi giornali, telegiornali e agenzie di stampa hanno diffuso un video in cui si vedono alcuni momenti di un pestaggio avvenuto lo scorso aprile nel carcere di Reggio Emilia contro un detenuto di 40 anni di nazionalità tunisina. Le immagini sono state filmate dalle videocamere interne del carcere, e incluse negli atti di un’inchiesta aperta dalla procura di Reggio Emilia a carico di 10 agenti, di cui otto accusati di tortura.
Il filmato integrale dura più di 10 minuti, ma sono stati diffusi solo alcuni estratti. Secondo quanto ricostruito dall’Ansa, che ha avuto accesso alla versione originale del filmato, lo scorso 3 aprile il detenuto era stato messo in isolamento: mentre usciva dall’ufficio della direttrice del carcere è stato incappucciato da un gruppo di agenti con la federa di un cuscino ed è stato buttato a terra con uno sgambetto. Gli agenti l’hanno poi picchiato e spogliato, sempre in mezzo al corridoio.
Attenzione: il video contiene immagini violente e per qualcuno potrebbe essere molto impressionante. Chi vuole vederlo può farlo qui sotto.
Il video che documenta il pestaggio di un detenuto tunisino di 40 anni in un istituto penitenziario a Reggio Emilia. Il filmato, visionato da #ANSA dura circa 10 minuti. Indagati dieci agenti, otto sono accusati di tortura pic.twitter.com/zuBJLFJEZP
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) February 9, 2024
Dopo circa sette minuti l’uomo è stato sollevato di peso e portato nella cella di isolamento, dove gli agenti l’hanno nuovamente picchiato e lasciato a terra, da solo, per oltre un’ora. A un certo punto il detenuto ha rotto il lavandino della cella e ha iniziato a ferirsi con i frammenti: alla fine del video si vede una grossa macchia di sangue mista ad acqua che parte dalla cella e si estende nel corridoio. L’uomo ha fatto denuncia il 7 aprile, ed è stato poi trasferito nel carcere di Parma.
Lo scorso luglio i 10 agenti coinvolti erano stati sospesi dal servizio per il pericolo di reiterazione del reato. Negli atti dell’inchiesta, il giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi aveva definito il pestaggio un atto «brutale, feroce e assolutamente sproporzionato rispetto al comportamento del detenuto». L’8 gennaio la procura di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i 10 agenti, e l’udienza preliminare sarà il 14 marzo.
– Leggi anche: Un suicidio ogni due giorni
Oltre agli otto agenti accusati di tortura, almeno due agenti sono accusati di aver dichiarato il falso: in diverse relazioni avrebbero scritto che il detenuto stava opponendo resistenza e minacciava di colpire gli agenti con delle lamette, una versione considerata falsa dalla procura. Inizialmente l’indagine aveva coinvolto 14 agenti, ma le accuse a carico di quattro di loro sono poi decadute.