È stata evacuata la sede della Corte d’Appello di Roma dopo il crollo di un pezzo del soffitto
Giovedì mattina è stata evacuata la sede della Corte d’Appello di Roma, in via Romeo Romei, dopo il crollo di un pezzo di soffitto nell’androne, che sembra sia stato causato dalla rottura di un tubo dell’acqua. Non ci sono per ora notizie di feriti e sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco per accertare danni e cause del crollo. Il crollo è avvenuto verso le 9 e mezza: sono state fatte uscire tutte le persone che erano dentro l’edificio e sono state sospese tutte le udienze e le attività in corso. Dalle 12 è stato permesso alle persone di rientrare gradualmente nell’edificio.
Che il crollo sia stato causato dalla rottura di un tubo dell’acqua è presumibile da alcuni racconti delle persone lì presenti in quel momento. Il procuratore generale della Corte d’Appello di Roma, Roberto Felici, ha detto di aver sentito un rumore e poi il tonfo del pezzo di soffitto che crollava, da cui poi è venuta giù acqua bollente, probabilmente da un tubo dell’impianto di riscaldamento.
Nel palazzo adiacente alla sede della Corte d’Appello erano in corso da tempo alcuni lavori di efficientamento energetico: Luca Bellini, rappresentante della Federazione Sindacati Indipendenti, ha detto che il sindacato aveva già chiesto mesi fa di spostare la sede della Corte durante tutta la durata dei lavori, senza ricevere risposta, e ha protestato contro le condizioni del palazzo e i potenziali rischi per la sicurezza di chi ci lavora.