La Corte Costituzionale dell’Ecuador ha decriminalizzato l’eutanasia

La sede della Corte costituzionale dell'Ecuador
(AP Photo/ Dolores Ochoa)

La Corte costituzionale dell’Ecuador ha approvato la decriminalizzazione dell’eutanasia nel paese, permettendo così ai medici di aiutare a morire i pazienti con malattie in fase terminale (l’eutanasia si differenzia dal suicidio assistito, che è invece la procedura con la quale la persona malata assume autonomamente il farmaco per morire).

La Corte ha preso questa decisione in seguito a un ricorso presentato da una persona malata di sclerosi laterale amiotrofica, anche chiamata SLA. L’Ecuador è quindi diventato il secondo paese del Sud America a decriminalizzare l’eutanasia dopo la Colombia, che lo aveva già fatto nel 1997.

In merito all’appello della persona malata di SLA, la Corte costituzionale dell’Ecuador ha spiegato che «sarebbe irragionevole imporre l’obbligo di rimanere in vita a qualcuno che sta attraversando questa situazione» e ha posto come condizione necessaria per il ricorso all’eutanasia che il paziente viva «una condizione di intensa sofferenza derivante da una lesione corporale grave e irreversibile, o da una malattia incurabile». La decisione della Corte dovrà essere tradotta in legge dal parlamento del paese, anche se la sentenza è già immediatamente applicabile.