Gli Stati Uniti hanno ucciso tre membri della milizia filoiraniana Kataib Hezbollah in un attacco a Baghdad, in Iraq

L'auto distrutta nell'attacco a Baghdad
L'auto distrutta nell'attacco a Baghdad (AP Photo/Hadi Mizban)

Mercoledì sera un attacco degli Stati Uniti con droni a Baghdad, la capitale dell’Iraq, ha colpito un’auto uccidendo tre membri di Kataib Hezbollah, una milizia irachena sciita sostenuta dall’Iran. Dalla fine di gennaio gli Stati Uniti hanno più volte attaccato obiettivi in Iraq e Siria legati a milizie finanziate e appoggiate dall’Iran: gli attacchi fanno parte della ritorsione degli Stati Uniti per l’attacco a una loro base militare in Giordania, in cui tre soldati statunitensi erano stati uccisi. Nell’attacco di mercoledì sarebbe stato ucciso anche un importante comandante di Kataib Hezbollah.

Dopo l’uccisione dei tre soldati nella base in Giordania, il governo degli Stati Uniti aveva detto di credere che Kataib Hezbollah fosse coinvolto nell’organizzazione dell’attacco. Poco dopo il gruppo aveva annunciato la sospensione di qualsiasi operazione militare contro gli Stati Uniti nella regione, per evitare «imbarazzi al governo dell’Iraq», che invece da parte sua in quei giorni aveva fatto dichiarazioni concilianti verso gli Stati Uniti per non alimentare le ostilità. Gli Stati Uniti avevano sostanzialmente detto di non tenere conto dell’annuncio di Kataib Hezbollah, e un portavoce del dipartimento della Difesa aveva detto che «le azioni parlano più delle parole».