L’ONU farà valutare l’operato dell’UNRWA da una commissione indipendente
Dovrà garantire la neutralità dell'agenzia che si occupa dei profughi palestinesi, dopo le accuse di Israele di infiltrazioni da parte di Hamas
Il segretario generale dell’ONU António Guterres ha annunciato la creazione di una commissione indipendente per valutare l’operato dell’UNRWA, la propria agenzia che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi. A fine gennaio la neutralità dell’agenzia era stata messa in dubbio: Israele aveva accusato dodici dipendenti dell’UNRWA di aver preso parte agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Una decina di paesi, fra cui Stati Uniti, Germania e Regno Unito, aveva quindi annunciato di aver sospeso i finanziamenti all’agenzia.
La commissione indipendente sarà presieduta dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, lavorerà con tre enti legati all’ONU e avrà l’obiettivo di definire se l’agenzia stia facendo «tutto quanto in suo potere per garantire la neutralità e per bloccare eventuali problemi in questo campo quando si presentino».
L’UNRWA si occupa oggi di 5,9 milioni di palestinesi registrati come profughi. Il suo nome completo è Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente, ma è nota anche in Italia con il suo acronimo inglese UNRWA. È separata dall’UNHCR, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati, che si occupa di tutti gli altri rifugiati nel resto del mondo.
Dal 1949 fornisce assistenza umanitaria ai palestinesi che hanno lasciato le proprie case o vivono nei campi profughi in Israele, nei territori palestinesi di Gaza e della Cisgiordania e nei paesi vicini (principalmente Siria, Giordania e Libano). Il mandato iniziale dell’agenzia era di fornire assistenza nel trovare lavoro (come dice il nome) e sostegno diretto ai profughi, ma nel tempo le sue operazioni si sono molto ampliate. Oggi l’agenzia si occupa di fornire cibo, acqua, istruzione, sanità e altri servizi sociali, e inoltre cura in parte le infrastrutture dei campi profughi.
– Leggi anche: Cos’è e cosa fa l’UNRWA
Impiega circa 30mila dipendenti, quasi tutti a loro volta profughi palestinesi. Nel corso della sua lunga storia è stata al centro di altre polemiche e non è la prima volta che le vengono interrotti i finanziamenti, ma la crisi attuale arriva in una fase particolarmente complessa e durante la grave crisi umanitaria causata dalla guerra nella Striscia di Gaza.
Dopo la denuncia di Israele era già stata aperta una indagine interna che procederà indipendentemente dai lavori della commissione dell’ONU: nove dipendenti sono già stati licenziati. La commissione dovrà fornire all’ONU i primi risultati parziali del proprio lavoro a fine marzo, mentre una relazione definitiva è prevista per fine aprile. Potrà contenere, se necessario, indicazioni su come «migliorare e rendere più solido» il funzionamento dell’agenzia.
Il direttore dell’UNRWA Philippe Lazzarini si è detto favorevole all’istituzione della commissione, ribadendo i gravi problemi che l’interruzione dei finanziamenti può causare. Questa settimana ha in programma un viaggio in tre paesi del Golfo Persico (Emirati Arabi Uniti, Qatar e Kuwait) per cercare nuovi finanziamenti.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, la scorsa settimana un rapporto dell’intelligence israeliana aveva ribadito le accuse all’UNRWA, sostenendo che 190 fra i suoi dipendenti, compresi alcuni insegnanti, fossero anche miliziani di Hamas o del Jihad Islamico. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva definito l’agenzia come «totalmente infiltrata da Hamas» e come «parte del problema, non parte della soluzione».