Quali sono stati gli incendi più gravi di questo secolo
Tra questi c'è quello degli ultimi giorni in Cile, che ha provocato più di 130 morti
Gli incendi che da quattro giorni stanno bruciando più di 107 chilometri quadrati di terreno e migliaia di case nella regione di Valparaíso, nel Cile centrale, sono già fra i più gravi in termini di numero di morti fra quelli avvenuti nel mondo nel Ventunesimo secolo, oltre che i più gravi di sempre nel paese sudamericano. Al momento sono stati accertati 131 morti, ma il numero potrebbe salire, perché centinaia di persone sono tuttora disperse e le operazioni di contenimento e spegnimento dei vigili del fuoco non sono terminate.
A partire dal 2000 ci sono stati molti incendi boschivi con un alto numero di morti nel mondo, ma solo in una occasione sono stati più di quelli in Cile, nel 2009 in Australia, nello stato di Victoria. Il 7 febbraio, ricordato come il “Black Saturday”, una serie di incendi si sviluppò nelle foreste dello stato, causando la morte di 173 persone. Scoppiarono oltre 400 diversi incendi, favoriti da condizioni estreme di temperatura, da una perdurante siccità e dalla presenza di forte vento: interessarono 4.500 chilometri quadrati.
Lo scorso agosto sull’isola di Maui, alle Hawaii, si erano verificati gli incendi più letali della storia recente degli Stati Uniti: morirono 100 persone e la città di Lahaina venne quasi completamente distrutta. Si svilupparono tre diversi incendi, favoriti dai forti venti legati all’uragano Dora, passato a circa 800 chilometri di distanza dall’isola nell’oceano Pacifico, e dalle condizioni della vegetazione, resa molto secca a seguito di un periodo siccitoso.
Gli incendi di Maui causarono più morti di quelli del 2018 in California, fino ad allora i più letali degli Stati Uniti in tempi recenti: si erano sviluppati a nord di San Francisco a partire da alcuni cavi dell’alta tensione e avevano ucciso 85 persone in più di due settimane.
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In Europa i peggiori incendi della storia recente sono avvenuti in Grecia, nell’estate del 2018, quando furono coinvolte le abitazioni e strade della cittadina costiera di Mati, non lontano da Atene. I morti furono 101, la maggior parte dei quali fu uccisa dal fuoco mentre cercava di fuggire in auto, rimanendo bloccata negli ingorghi che si erano creati. Poco più di 10 anni prima, nel 2007, sempre in Grecia ma nella regione del Peloponneso, morirono 77 persone negli incendi.
Negli ultimi anni è stata colpita con frequenza da incendi particolarmente letali anche l’Algeria: hanno causato 34 morti nell’estate del 2023, 37 nel 2021 e 90 nell’agosto del 2021, quando morirono anche 33 soldati impegnati nelle operazioni di salvataggio.
Si ritiene che l’incendio più letale di sempre, in tempi moderni, sia quello avvenuto a Peshtigo, nello stato americano del Wisconsin, nel 1871, quando alcuni piccoli incendi programmati, accesi per recuperare terra per le coltivazioni, furono trasformati dal vento in un incendio di dimensioni molto maggiori e fuori controllo, che bruciò l’intera città: non è possibile avere un conto esatto dei morti, che gli storici stimano fra 1.100 e 2.000.