Il processo a Donald Trump per il tentativo di sovvertire l’esito delle presidenziali 2020 è stato rinviato a tempo indefinito
Il processo a Donald Trump, nel quale l’ex presidente degli Stati Uniti è incriminato per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020, è stato rinviato a tempo indefinito. La decisione è stata comunicata dalla giudice Tanya Chutkan, dopo che a inizio dicembre 2023 gli avvocati di Trump avevano fatto appello contro la sua decisione di non concedere l’immunità al loro cliente. All’epoca i legali avevano teorizzato che ne avesse diritto perché tecnicamente i fatti, che avevano compreso l’assalto al Congresso nel gennaio 2021, erano avvenuti quando Trump era ancora presidente.
Secondo diversi analisti, il processo potrebbe essere rinviato per diversi mesi, lasciando a Trump la possibilità di proseguire la campagna elettorale per le primarie repubblicane e in seguito le presidenziali del prossimo novembre. Il caso potrebbe essere portato infatti davanti alla Corte Suprema, con un ulteriore slittamento delle prossime udienze. Tramite i propri avvocati, Trump ha cercato in ogni modo di ritardare il processo, almeno fino alla fine del prossimo luglio, quando saranno terminate le primarie.
Donald Trump è il primo ex presidente degli Stati Uniti a essere sottoposto a un processo penale nella storia del paese, e attualmente è incriminato per quattro casi. Il primo è il procedimento avviato dalla procura di Manhattan per un pagamento in favore dell’attrice di film porno Stormy Daniels, mentre il secondo riguarda l’accusa di aver conservato alcuni documenti governativi riservati nella propria villa di Mar-a-Lago, in Florida. La terza incriminazione, la più grave e quella che prevede le pene massime più pesanti, è appunto quella federale che riguarda l’attacco al Congresso del gennaio 2021 e il tentativo di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, vinte dal Democratico Joe Biden. Trump inoltre è incriminato anche in Georgia con l’accusa di aver tentato di cambiare i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 2020 nello stato, al fine di ribaltare il risultato generale delle elezioni.