Le foto delle violente proteste degli agricoltori a Bruxelles
In occasione di una riunione del Consiglio Europeo hanno buttato giù una statua, dato fuoco a rifiuti e copertoni e rovesciato letame per la strada
Dalle prime ore di giovedì mattina centinaia di agricoltori hanno organizzato una grande protesta a bordo dei loro trattori nella piazza davanti al Parlamento europeo, a Bruxelles, in occasione di un Consiglio Europeo straordinario. Nel corso della mattina la protesta è diventata piuttosto violenta, e alcuni agricoltori hanno dato fuoco a rifiuti e copertoni, rovesciato letame per la strada e lanciato uova contro gli uffici del Parlamento europeo. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire con gli idranti per spegnere gli incendi.
È stata anche abbattuta una statua che si trovava sul piedistallo del monumento a John Cockerill, un industriale e filantropo inglese attivo in Belgio nell’Ottocento, e rappresenta un meccanico: le è stato dato fuoco e al suo posto è stato messo una specie di fantoccio vestito con una tuta da lavoro. Fra i manifestanti ci sono agricoltori belgi e stranieri, soprattutto italiani (sono presenti anche alcune bandiere e insegne di Coldiretti).
Tutto questo si inserisce in un più ampio movimento di proteste che dura da alcune settimane e che ha coinvolto gli agricoltori di vari paesi europei: si lamentano dei bassi margini di guadagno, della burocrazia troppo stringente verso l’attività agricola e soprattutto di alcune regole europee per la riduzione delle emissioni che secondo loro avrebbero un impatto negativo sul settore.
Quello agricolo è uno dei settori che finora hanno ridotto di meno le proprie emissioni inquinanti, rispetto per esempio al settore della produzione di energia e più in generale al settore industriale. È per questa ragione che prima delle proteste degli ultimi mesi diversi governi europei, oltre alla stessa Unione Europea, avevano cercato di imporre dei paletti più stringenti per spingere il settore agricolo verso una maggiore sostenibilità ambientale. Con le proteste le cose sono un po’ cambiate e la Commissione Europea ha proposto di ammorbidire alcune regole.
– Leggi anche: Anche la Commissione europea sta cercando di venire incontro agli agricoltori