Le indagini sull’omicidio di Desirée Piovanelli
Commesso da tre adolescenti e un adulto in una cascina diroccata: a Leno, in provincia di Brescia, il 28 settembre del 2002
Il pomeriggio del 28 settembre 2002 Desirée Piovanelli, una ragazza di 14 anni di Leno, in provincia di Brescia, uscì di casa dicendo di avere appuntamento con un’amica. Non tornò all’ora che aveva concordato con i genitori. Venne ritrovata, uccisa, una settimana più tardi, in una cascina diroccata a poche centinaia di metri da casa sua. Fu un ragazzo di 16 anni a confessare il delitto: lui e due coetanei l’avevano attirata alla cascina con una scusa e poi l’avevano aggredita e assassinata. Con loro c’era anche un adulto. Uno dei ragazzi e l’adulto abitavano a poche decine di metri dalla famiglia Piovanelli.
Le indagini sull’omicidio di Desirée Piovanelli riuscirono a ricostruire ciò che avvenne quel giorno nella cascina grazie alla Bloodstain Pattern Analysis, la tecnica di investigazione scientifica che studia le macchie di sangue, la loro conformazione e la loro direzione.
Si parlò molto di quelle che i media ma anche molti criminologi chiamano le «dinamiche del branco», utilizzando questo termine per definire le azioni di adolescenti che in gruppo compiono atti che da soli probabilmente non commetterebbero mai.
E si indagò molto sul ruolo dell’adulto ammirato e seguito dagli adolescenti.
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