La Russia e l’Ucraina si sono scambiate centinaia di prigionieri di guerra
Mercoledì la Russia e l’Ucraina hanno detto di essersi scambiate alcune centinaia di prigionieri di guerra: il ministero della Difesa russo ha detto che 195 prigionieri russi sono rientrati nel paese dall’Ucraina, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che sono rientrati 207 prigionieri ucraini, membri delle forze armate e della polizia.
È uno degli scambi di prigionieri più grossi dal febbraio 2022 (il più grande era stato il 3 gennaio e aveva coinvolto quasi 500 persone di entrambi gli schieramenti). È anche il primo da quando un aereo militare russo è precipitato in circostanze ancora poco chiare nella regione russa di Belgorod, vicino al confine nord-orientale dell’Ucraina: la Russia sostiene trasportasse 74 prigionieri ucraini destinati a uno scambio, mentre secondo l’Ucraina avrebbe trasportato armi.
Non è la prima volta che Russia e Ucraina si accordano per scambiarsi delle persone detenute nei rispettivi paesi come prigionieri di guerra: dall’inizio dell’invasione russa, quasi due anni fa, ci sono state decine di scambi, grazie ai quali sono state liberate migliaia di persone. L’ufficio ucraino che si occupa dei prigionieri di guerra ha detto che la Russia detiene circa 8mila persone ucraine, sia civili che militari, e che decine di migliaia di altre risultano disperse.
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