Alla fine la Fiorentina ha trovato uno stadio in cui giocare l’anno prossimo, il suo
Dopo mesi di ipotesi è stato deciso che resterà per un altro anno al Franchi e intanto cominceranno i lavori di ristrutturazione
Martedì il sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato che è stata trovata una soluzione su dove far giocare nei prossimi anni la squadra di calcio maschile della città, la Fiorentina, nel tempo in cui il suo stadio storico, l’Artemio Franchi, verrà ristrutturato: la squadra resterà per un’altra stagione di Serie A al Franchi (quella 2024-2025) mentre cominceranno i lavori di ristrutturazione, e poi secondo Nardella dovrebbe trasferirsi allo stadio Padovani, dove ora si giocano soprattutto partite di rugby e che dista poche decine di metri.
A Firenze si parla da anni di un progetto per rinnovare il Franchi: inizialmente la Fiorentina aveva manifestato l’intenzione di abbatterlo per costruirne uno nuovo, ma il progetto venne bloccato perché lo stadio è protetto dalla Sovrintendenza per ragioni di interesse architettonico. Poi la società aveva cercato una soluzione per costruire un altro stadio fuori da Firenze, ma non aveva mai trovato una collocazione ritenuta valida. Alla fine si decise per una via di mezzo: ristrutturare il Franchi approfittando di un finanziamento garantito dallo Stato con fondi legati al PNRR (il piano di investimenti dell’Unione Europea per aiutare i paesi membri a uscire dalla crisi causata dalla pandemia).
Restava però il problema di dover far giocare nel frattempo le partite di casa della Fiorentina maschile, a partire da agosto del 2024 e fino alla fine del 2026, la data entro la quale dovrebbero essere conclusi i lavori: è una scadenza piuttosto rigida perché i fondi, 151 milioni di euro, arrivano dal Piano nazionale complementare (PNC), un fondo pagato dallo Stato per realizzare progetti integrativi rispetto a quelli del PNRR, e che come il PNRR ha termini da rispettare inderogabilmente se non si vogliono perdere i soldi.
Dopo che per mesi erano stati cercati impianti che potessero sostituire il Franchi già dal prossimo agosto, alla fine la Fiorentina resterà per un altro anno nel suo stadio, che nel frattempo comincerà a essere ristrutturato con la chiusura a turno di vari settori. Per la stagione 2024-2025 il Franchi avrà quindi una capienza ridotta: tra le 20 e le 22mila persone, ha detto Nardella, a fronte delle oltre 43mila attuali. Questa soluzione dovrebbe accontentare tutti: il comune di Firenze, perché non perderà i fondi del PNC e la Fiorentina non andrà a giocare fuori città (con conseguenti perdite economiche); la Fiorentina, perché per via della capienza ridotta pagherà un canone annuale di affitto dello stadio più basso (600mila invece di 1,1 milioni di euro).
Allo stesso tempo i tifosi non dovranno andare in un’altra città per vedere giocare la propria squadra nelle partite di casa. Per un certo periodo era stata valutata la possibilità di affittare lo stadio dell’Empoli, l’unico abbastanza vicino a Firenze da non creare eccessivi disagi negli spostamenti, ma c’erano diversi problemi pratici: uno era che lo stadio dell’Empoli ha 16.800 posti, e la Fiorentina ha più di 17mila abbonati; l’altro era che la sindaca di Empoli era contraria a questa soluzione perché temeva scontri tra la tifoseria della Fiorentina e quella dell’Empoli, storicamente rivali.
Per arrivare a questa soluzione Nardella ha dovuto contrattare con le società che si occuperanno della ristrutturazione per garantire gli stessi lavori in un periodo un po’ più breve, circa tre mesi in meno: cominceranno il prossimo primo giugno invece che a marzo-aprile. «Non ci saremmo mai potuti perdonare di perdere 150 milioni di euro di soldi pubblici dati alla nostra città», ha detto il sindaco. Per realizzare tutti i lavori necessari, però, serviranno anche altri 55 milioni di euro: al momento non è chiaro chi li metterà, ma Nardella conta di riceverli sempre dal governo, anche perché lo stadio dovrebbe essere uno di quelli che ospiteranno le partite degli Europei del 2032, che si giocheranno tra Italia e Turchia.
L’ultimo problema da risolvere era quello di dove far giocare la Fiorentina a partire dalla stagione 2025-2026 e fino alla fine dei lavori, cioè per un anno e mezzo. Nardella ha detto che potrà farlo allo stadio Padovani, che si trova a pochi metri dal Franchi. Attualmente è uno stadio piuttosto modesto, con circa 2mila posti, ma il Comune si è offerto di ristrutturarlo per aumentare la capienza fino a 18mila (per giocare in Serie A ne bastano 12mila e per le competizioni europee 9mila). Per la ristrutturazione del Padovani è stato stimato che servano circa 15 milioni di euro. Il comune si è offerto di metterne 10, ma la Fiorentina non ha intenzione di investire su un impianto che poi non userà: Nardella ha detto che i restanti 5 milioni potranno essere finanziati con le affissioni pubblicitarie nelle aree di cantiere e trovando uno sponsor che dia il nome allo stadio. Al momento, comunque, sono ipotesi.