Non si sa dove sia Vladimir Kara-Murza
ll noto oppositore del presidente russo Vladimir Putin, in carcere per alto tradimento, è stato trasferito in un «luogo sconosciuto»
Da lunedì non si hanno più notizie di Vladimir Kara-Murza, giornalista e politico russo di opposizione e noto critico del presidente Vladimir Putin, condannato lo scorso aprile a 25 anni di carcere per alto tradimento.
Lunedì sua moglie, Evgenia Kara-Murza, ha scritto su X (Twitter) di aver saputo che dopo quattro mesi di isolamento in una colonia penale siberiana di Omsk, nel sud ovest della Russia, il marito è stato trasferito in un luogo «sconosciuto»; sempre lunedì il giornalista e attivista russo Alexander Podrabinek ha detto di aver inviato una lettera a Kara-Murza nella prigione di Omsk, ma di averla ricevuta indietro con l’annotazione che non era più detenuto lì; anche Vadim Prokhorov, legale di Kara-Murza, ha detto che un suo collega ha provato a visitarlo in carcere ma che è stato informato che non si trova più lì.
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In Russia i trasferimenti interni nel sistema carcerario sono normalmente coperti da molta segretezza, ed è possibile che si perdano completamente le tracce dei detenuti, persino per settimane, anche se in teoria le famiglie degli stessi carcerati andrebbero informati sulla nuova posizione entro 10 giorni dal trasferimento.
Come successo in altri casi riguardanti gli oppositori di Putin, per esempio lo scorso dicembre con Alexei Navalny, ci sono forti preoccupazioni sull’incolumità di Kara-Murza, che si trova «nelle mani delle stesse persone che hanno tentato di ucciderlo due volte, nel 2015 e nel 2017», ha detto sua moglie riferendosi a due avvelenamenti attribuiti proprio al governo russo. I familiari e i legali di Kara-Murza si sono detti preoccupati per lui anche perché proprio a seguito dei due avvelenamenti la sua salute è peggiorata, e ora soffre di una patologia nervosa chiamata polineuropatia.
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Kara-Murza ha 42 anni, e la sua condanna è una delle più lunghe inflitte a un politico d’opposizione in Russia negli ultimi anni. Era stato arrestato nell’aprile del 2022, inizialmente con l’accusa di aver diffuso informazioni false sulla guerra in Ucraina (reato introdotto lo scorso anno in Russia e punibile con 15 anni di carcere). Le accuse nei suoi confronti si riferivano a diversi discorsi pubblici in cui aveva apertamente criticato l’invasione russa dell’Ucraina e definito quello di Putin «un regime di assassini».
A ottobre del 2022 era però stato accusato anche di alto tradimento, sulla base dell’articolo 275 del codice penale russo: secondo l’accusa, Kara-Murza avrebbe cospirato in segreto contro la Russia insieme ai governi di alcuni paesi della NATO, anche se non sono mai stati diffusi dettagli al riguardo. Kara-Murza ha sempre respinto queste accuse, sostenendo che fossero motivate solo dalla sua opposizione politica a Putin. Si trovava in isolamento a Omsk dallo scorso settembre.
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