Taylor Swift ce la farà ad andare al Super Bowl?
E soprattutto perché interessa così tanto al mondo del football americano, oltre ai suoi fan e al suo fidanzato che giocherà nella partita
Aggiornamento del 2 febbraio: sulla questione è intervenuta anche l’ambasciata giapponese negli Stati Uniti, che ha diffuso sui social network un comunicato in cui sono integrati i titoli di tre album di Swift, Speak Now, Fearless e Red. Nel comunicato, l’ambasciata ha scritto di «poter dire con sicurezza che se lei partisse da Tokyo la sera dopo il concerto, dovrebbe arrivare con comodità a Las Vegas prima dell’inizio del Super Bowl».
In questi giorni i fan di Taylor Swift si stanno chiedendo se la popstar del momento andrà al Super Bowl, la finale del principale campionato di football americano degli Stati Uniti, nonché uno degli eventi più seguiti al mondo. La partita si terrà domenica 11 febbraio a Las Vegas tra i San Francisco 49ers e i Kansas City Chiefs, cioè la squadra dove gioca Travis Kelce, il fidanzato di Swift.
È probabile che Swift lo raggiunga ma non sarebbe facile: la sera prima infatti terrà un concerto a Tokyo. Al momento il suo staff non ha confermato se intende partecipare o meno al Super Bowl: la sua decisione interessa non solo i suoi fan ma l’intero mondo del football e quelli che ci gravitano attorno.
Negli ultimi mesi la relazione tra Swift e Kelce – tra i migliori giocatori di football in attività e a sua volta molto famoso tra chi segue lo sport – ha suscitato un’attenzione enorme. Da quando è diventata pubblica, lo scorso settembre, molti fan della cantante seguono anche la National Football League (NFL), la più grande lega professionistica di squadre di football americano, che sta provando a sfruttare la cosa in proprio favore.
Finora Swift si è presentata a 12 partite dei Chiefs per fare il tifo per Kelce, provocando un grosso impatto sul mondo del football americano. Secondo il sito Front Office Sports, che si occupa dell’influenza degli sport su affari e cultura, Swift ha generato un giro d’affari per i Chiefs e la NFL di 331,5 milioni di dollari, più di 305 milioni di euro. Secondo alcuni esperti di sport la presenza di Swift al Super Bowl potrebbe far aumentare gli spettatori dell’evento da 115 a 130 milioni, con conseguenze significative sugli introiti legati agli sponsor. È anche per questo che la questione del viaggio tra Tokyo e Las Vegas di Swift è un tema di attualità e ampio interesse.
Il Super Bowl comincerà quando a Las Vegas saranno le 15:30 di domenica 11 febbraio (mezzanotte e mezza del 12 in Italia). Sabato 10 febbraio invece Swift farà un concerto al Tokyo Dome, lo stadio nella zona nord della capitale giapponese, quando nel paese sarà sera (a Las Vegas invece sarà notte, quella tra venerdì e sabato). Con qualche incastro, comunque, Swift potrebbe raggiungere in tempo Las Vegas, soprattutto perché il fuso orario di Tokyo è 17 ore avanti rispetto a quello della città americana.
Alcuni fan di Swift hanno calcolato il tempo che ci vorrebbe per andare dal Tokyo Dome a uno degli aeroporti internazionali della città e volare fino a Las Vegas: sono circa 13 ore di viaggio. Se il concerto finisse alle 23 di sabato, cioè alle 6 del mattino di sabato a Las Vegas, Swift potrebbe arrivare a destinazione attorno alle 20 di sabato per via del fuso orario, ha detto per esempio Kyle Philippi su TikTok. Secondo Kathleen Bangs, ex pilota di aerei e portavoce del sito di monitoraggio del traffico aereo FlightAware, «è sicuramente fattibile»: sempre tenendo conto del fuso ci vorrebbero «probabilmente» 10 ore di volo.
Anche l’attrice e presentatrice Drew Barrymore ha concluso che, volendo, Swift riuscirebbe ad arrivare tranquillamente a Las Vegas per partecipare al Super Bowl. Nel suo talk show Barrymore ha mostrato una lavagnetta con scritte le città e i rispettivi fusi orari, per far capire che se Swift andasse via subito dopo la fine del concerto a Tokyo, potrebbe arrivare a Las Vegas facendo uno scalo a Los Angeles: non solo arriverebbe in tempo per vedere la partita, ma anche per farsi una notte di sonno tra sabato e domenica.
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Come ha notato NBC News, oltre alle ore di volo bisogna considerare anche altre tempistiche. Per esempio Swift dovrebbe effettivamente finire il concerto a Tokyo tra le 23:15 e le 23:30, come è stato finora per tutte le date dell’Eras Tour, la serie di concerti con canzoni tratte dai dieci dischi che ha pubblicato finora. Per arrivare dal Tokyo Dome all’aeroporto di Haneda ci vorrebbero circa 45 minuti, considerando che di sera il traffico non è congestionato come di giorno; ma anche meno, se Swift venisse scortata dalla polizia, considerando i tempi stretti e soprattutto la sua fama, che le permette già di fare controlli più veloci negli aeroporti.
La scelta dell’aeroporto di Haneda sarebbe la più ovvia: è più vicino al centro di Tokyo rispetto all’aeroporto di Narita e ha meno limitazioni sui voli privati. Di solito Swift non viaggia su voli commerciali, ma anche se lo facesse dovrebbe arrivare negli Stati Uniti in tempo per il Super Bowl.
Sempre secondo NBC News, il problema principale sarebbe noleggiare un jet privato con l’autonomia necessaria per fare un viaggio di circa 9.500 chilometri, come quello che serve appunto per arrivare da Tokyo a Las Vegas. D’altra parte, «se Taylor Swift vuole andare a questa partita, allora Taylor Swift sarà a questa partita», ha detto Kenny Dichter, fondatore della compagnia aerea privata Wheels Up. La popstar non potrebbe trattenersi troppo negli Stati Uniti perché il 16 febbraio dovrà andare a Melbourne, in Australia, la tappa successiva dell’Eras Tour.
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