In Belgio gli agricoltori hanno bloccato l’ingresso al porto di Bruges per protestare contro le misure del Green Deal europeo

Alcuni agricoltori durante la protesta a Zeebrugge
(AP Photo/ Raf Casert)

Da martedì mattina in Belgio un gruppo di agricoltori sta bloccando con dei trattori tutte le strade di accesso a Zeebrugge, l’area portuale della città di Bruges, per protestare contro il cosiddetto Green Deal europeo, una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei. I manifestanti stanno bloccando l’ingresso solo ai camion, continuando invece a consentire il passaggio di automobili e motociclette. In un’intervista data a Reuters hanno annunciato che il blocco potrebbe durare per 36 ore. Alcune catene di supermercati locali, come Colruyt e Aldi, hanno detto di temere di rimanere a corto di forniture a causa del blocco.

Il Green Deal vincola i paesi dell’Unione Europea a ridurre del 55 per cento entro il 2030 le emissioni nette e ad azzerarle entro il 2050, ma per farlo sono necessarie diverse misure a livello europeo e nazionale che hanno un impatto non indifferente sulla vita degli agricoltori europei: dovranno per esempio riconvertire un quarto dei propri terreni coltivati ad agricoltura biologica entro il 2030 ed è in discussione una misura per ridurre drasticamente l’uso di pesticidi. Nelle ultime settimane proteste del genere hanno preso piede in tutta Europa, compresa l’Italia.

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