L’ex primo ministro pakistano Imran Khan è stato condannato a 10 anni di carcere per aver diffuso segreti di Stato
L’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan è stato condannato a dieci anni di carcere per aver diffuso nel 2022 informazioni considerate segreti di Stato. Oltre a lui è stato condannato alla stessa pena l’ex ministro degli Esteri, Shah Mahmood Qureshi. Il caso riguarda la diffusione da parte di Khan del contenuto di una comunicazione diplomatica segreta inviata a Islamabad dall’ambasciatore pakistano a Washington, quando Khan era primo ministro. Secondo l’accusa Khan, che aveva descritto il contenuto del documento nel corso di un discorso pubblico, avrebbe in questo modo messo in pericolo la sicurezza nazionale.
Il processo si è svolto nel carcere di Adiala, dove Khan è recluso da agosto per una serie di complesse vicende giudiziarie. Khan ha 71 anni, è un ex campione di cricket ed è il politico più famoso e popolare del paese: era stato eletto primo ministro nel 2018 con il Movimento per la giustizia del Pakistan (PTI), partito nazionalista e populista fondato nel 1996, e sfiduciato ad aprile del 2022. Allora Khan aveva sostenuto di essere vittima di un complotto dell’esercito, che in Pakistan ha una grande influenza politica soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la politica estera, e che nel 2018 aveva contribuito con il proprio sostegno alla vittoria di Khan alle elezioni.
Ad agosto un tribunale lo aveva condannato a tre anni di carcere con l’accusa di corruzione, ma la decisione era stata sospesa. Era stato poi arrestato nuovamente con l’accusa di aver diffuso segreti di Stato. Khan ha sempre negato ogni responsabilità, e secondo i suoi sostenitori sarebbe vittima di persecuzione politica da parte del governo pakistano. Al momento a causa delle accuse a suo carico Khan non può candidarsi alle prossime elezioni politiche in Pakistan, che saranno il prossimo 8 febbraio.
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