Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open
Ha battuto in rimonta il russo Daniil Medvedev in finale: è il primo tennista italiano a vincere un torneo del Grande Slam dopo 48 anni
Il tennista italiano Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open, uno dei quattro tornei del Grande Slam, i più importanti e prestigiosi del tennis. Ha battuto in finale il russo Daniil Medvedev per 3 set a 2 (3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3), in rimonta dopo aver perso i primi due set. È il titolo più importante della sua carriera ed è un risultato storico per il tennis italiano in generale: tra gli uomini prima di lui solo Adriano Panatta nel 1976 era riuscito a vincere un torneo del Grande Slam (le statistiche si calcolano generalmente a partire dalla cosiddetta Era Open, cioè dal 1968, e non sono quindi comprese le vittorie di Nicola Pietrangeli negli anni Cinquanta).
La partita contro Medvedev è stata molto complicata per Sinner: nei primi due set il russo era riuscito a metterlo in grande difficoltà, approfittando al meglio dei suoi punti deboli e vincendo abbastanza agevolmente entrambi i set con il punteggio di 6-3. Poi Sinner è riuscito a rientrare in partita, difendendosi con pazienza nel terzo set e riuscendo a sfruttare le poche occasioni a disposizione per vincerlo. Nel quarto e nel quinto set invece Sinner ha dominato il gioco, ha messo costantemente in difficoltà Medvedev e infine ha vinto con autorità, sfruttando subito il primo match point a sua disposizione (cioè il punto che se vinto dà la vittoria della partita).
Sinner ha 22 anni e al momento è quarto nel ranking mondiale maschile di tennis (Medvedev è terzo). Già prima del torneo era considerato uno dei favoriti per la vittoria finale, visto che da mesi le sue prestazioni erano in crescita e aveva mostrato molti miglioramenti, riuscendo a battere più volte tutti i più forti tennisti in circolazione. Nel torneo ha avuto un percorso abbastanza eccezionale: era stato l’unico tennista ad arrivare alle semifinali senza perdere nemmeno un set, e in semifinale aveva poi battuto in modo molto netto il favorito e numero 1 del ranking, il serbo Novak Djokovic.
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Sinner è considerato il miglior talento del tennis mai nato in Italia: tra gli uomini prima di lui quel ruolo lo aveva avuto a lungo Adriano Panatta, che ebbe una carriera di altissimo livello ma discontinua, riuscendo comunque a vincere uno Slam quando aveva 26 anni, nel 1976 al Roland Garros (è lo Slam che si gioca tra maggio e giugno a Parigi, su campi in terra rossa). Rispetto a Panatta Sinner è arrivato ai vertici del tennis molto prima, e ha ancora molti anni per migliorarsi: se si ritirasse domani, a 22 anni sarebbe già il tennista più vincente della storia italiana, almeno tra gli uomini.
A livello femminile infatti l’Italia aveva già ottenuto qualche Slam in anni recenti: nel 2010 Francesca Schiavone aveva vinto il Roland Garros, mentre nel 2015 Flavia Pennetta aveva vinto gli US Open (che si giocano negli Stati Uniti tra agosto e settembre). Anche nel doppio le italiane hanno vinto diversi Slam: Mara Santangelo e Flavia Pennetta una volta ciascuna, entrambe con una compagna non italiana, e poi cinque volte la coppia composta da Sara Errani e Roberta Vinci. Nel maschile invece Fabio Fognini e Simone Bolelli avevano vinto l’Australian Open nel 2015.
Ci sono poi tutte le vittorie avvenute prima della cosiddetta “Era Open”, cioè prima che il tennis dilettantistico e quello professionistico venissero unificati: fino al 1968 infatti i tornei del Grande Slam venivano giocati solo dai dilettanti, tra i quali c’era anche l’italiano Nicola Pietrangeli, che negli anni Cinquanta vinse due volte il Roland Garros nel singolare e due volte nel doppio (in coppia con Orlando Sirola). Molti dei tennisti più competitivi però all’epoca giocavano tra i professionisti, e perciò per convenzione ai fini delle statistiche sulle vittorie negli Slam si considerano solo i tornei disputati dall’inizio dell’Era Open in poi (con una frequente postilla per spiegare come viene fatto il calcolo). Pietrangeli è comunque considerato uno dei tennisti italiani più forti di sempre e secondo gli esperti era al livello anche dei migliori professionisti della sua epoca.