Il Burkina Faso, il Mali e il Niger hanno annunciato che lasceranno la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale

Una manifestazione contro la Francia e l'ECOWAS (in francese CEDEAO) a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso (AP Photo/Kilaye Bationo, File)
Una manifestazione contro la Francia e l'ECOWAS (in francese CEDEAO) a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso (AP Photo/Kilaye Bationo, File)

I regimi militari al potere in Burkina Faso, Mali e Niger hanno diffuso un comunicato congiunto in cui annunciano la propria uscita immediata dalla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (anche nota con il suo acronimo inglese ECOWAS o quello francese CEDEAO), un’organizzazione internazionale che include altri 12 paesi e che fra le altre cose cerca di promuovere la pace nella regione.

Le relazioni fra i tre paesi e l’ECOWAS erano peggiorate significativamente dopo i colpi di stato che hanno portato al potere le giunte militari che governano i tre paesi (nel 2021 in Mali, nel 2022 in Burkina Faso e nel 2023 in Niger). L’ECOWAS aveva condannato i colpi di stato ed esortato il passaggio del potere ai governi civili. I tre stati avevano lamentato la mancanza di supporto nel contrastare l’insurrezione guidata dai gruppi terroristici di al Qaida e dello Stato Islamico, partita dal nord del Mali e diffusasi nella regione del Sahel, dove ha raggiunto anche Burkina Faso e Niger. L’insurrezione aveva provocato migliaia di morti e milioni di sfollati e aveva alimentato l’instabilità politica della regione.

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