Il deputato Emanuele Pozzolo è indagato anche per porto abusivo di armi
Il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo è indagato dalla procura di Biella per porto abusivo di armi. Pozzolo è il proprietario dell’arma da cui era partito il colpo che aveva ferito un altro partecipante della festa di Capodanno in cui si trovava anche Pozzolo, a Rosazza, in provincia di Biella: è già indagato per lesioni personali colpose e omessa custodia di armi.
La nuova indagine deriva dal fatto che nonostante Pozzolo avesse la licenza per il porto d’armi, la pistola da cui era stato sparato il colpo, un revolver molto piccolo, secondo la procura è da considerarsi un’arma da collezione che non può essere portata in giro. In base alla normativa sulla detenzione delle armi, chi ha il porto d’armi può detenere al massimo tre armi per usi diversi da quello sportivo, e tutte le altre sono da considerarsi armi da collezione, cioè da tenere in casa. Secondo la procura, l’arma con cui Pozzolo aveva sparato sarebbe stata catalogata come da collezione, quindi il deputato non avrebbe potuto portarla alla festa di Capodanno.
Il porto d’armi era già stato revocato a Pozzolo nei giorni scorsi per aver sottovalutato la pericolosità dell’arma e per averla usata impropriamente, senza le cautele necessarie a evitare incidenti. Le dinamiche dell’incidente non sono ancora state accertate: secondo Pozzolo, la sua pistola gli sarebbe caduta di tasca e sarebbe stata raccolta da qualcun altro, che poi avrebbe sparato, mentre secondo diverse testimonianze a sparare sarebbe stato proprio Pozzolo. È risultato positivo alla “prova dello stub”, un test che serve a trovare eventuali residui lasciati da un colpo d’arma da fuoco sul corpo e sui vestiti di una persona.