Il parlamento turco ha approvato l’ingresso della Svezia nella NATO
Martedì sera, dopo mesi di ostruzionismo e trattative diplomatiche, il parlamento turco ha infine ratificato il protocollo d’ingresso della Svezia nella NATO, l’alleanza militare composta da buona parte dei paesi occidentali. Il protocollo è stato ratificato con 287 voti favorevoli e 55 contrari. Perché un paese possa aderire alla NATO è necessario che i parlamenti di tutti i paesi membri diano la loro approvazione: la Turchia si era opposta per mesi all’ingresso della Svezia nell’alleanza, accusando il governo svedese di sostenere e accogliere membri di alcune organizzazioni curde che la Turchia ritiene terroristiche e chiedendo alcune concessioni sulla vendita di armi. Il protocollo d’ingresso della Svezia nella NATO dovrà ora essere firmato dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, con un passaggio considerato formale.
Perché la Svezia entri effettivamente nella NATO manca però l’approvazione dell’Ungheria, l’altro paese che insieme alla Turchia si è finora opposto. Prima del voto di martedì in Turchia il primo ministro ungherese Viktor Orban ha detto di aver invitato il primo ministro svedese Ulf Hjalmar Kristersson in Ungheria per «negoziare» l’adesione della Svezia, alludendo alla possibilità di richieste di concessioni in cambio del proprio sostegno.
La Svezia aveva fatto domanda di entrare nell’alleanza nel 2022, mettendo fine a una lunga politica di neutralità. La richiesta, pesantemente influenzata dall’invasione russa dell’Ucraina, era stata presentata assieme a quella della Finlandia, un altro paese tradizionalmente neutrale. La domanda della Finlandia era già stata approvata ad aprile 2023, e anche in quel caso Turchia e Ungheria (due paesi con rapporti piuttosto stretti con la Russia) erano state gli ultimi paesi ad approvare l’ingresso. Erdogan già a luglio aveva detto che il paese avrebbe accettato l’ingresso della Svezia nella NATO, ma il voto in parlamento era stato ritardato fino ad adesso.