Le città sono piene di piattine
Cioè le listarelle di metallo di cui sono composte le spazzole usate nei macchinari per pulire le strade: molte persone si chiedono da dove vengano e alcune anche come riutilizzarle
Camminando per strada in alcune città capita di notare per terra delle listarelle metalliche. Sono spesso ossidate e arrugginite, lunghe tra i dieci e i venti centimetri, con uno spessore di pochi millimetri, un’estremità levigata e una spezzata. Non si notano facilmente perché sono molto sottili e sull’asfalto della strada si confondono facilmente, ma una volta che si comincia a farci caso si nota che in alcune città sono effettivamente un po’ ovunque, per le strade, sui marciapiedi o vicino alle rotaie del tram.
Come raccontato sull’ultimo numero di Colonne, si trovano spesso a Milano ma anche in Toscana – a Livorno e a Peccioli per esempio – e a Londra. Sul social network Reddit utenti che scrivono da Stati Uniti, Australia e Regno Unito si chiedono da anni da dove provengano e a cosa servano. Facendo qualche ricerca e vedendo le conclusioni simili a cui sono arrivate altre persone nel mondo non ci sono molti dubbi sul fatto che si tratti di componenti delle spazzole per le macchine che si usano per raccogliere e aspirare la polvere e lo sporco che si accumulano sulle strade.
La ragione per cui le listarelle si trovano in parti del mondo così lontane tra loro è che i modelli di questi mezzi sono simili – spesso prodotti da multinazionali – e le spazzole sono piuttosto standard. Le aziende che si occupano della pulizia delle strade e della produzione di questi macchinari sentite dal Post non confermano che le listarelle appartengono ai loro macchinari, ma un semplice confronto non lascia molti dubbi.
A seconda della funzione che devono svolgere le spazzole possono essere in polietilene, ovvero in plastica, e in metallo. Le componenti di metallo, che sono più rigide di quelle in plastica, servono per non far sollevare la polvere, e il più delle volte queste macchine sono dotate anche di sistemi per spruzzare acqua sulla strada, sempre per lo stesso motivo.
Il motivo per cui se ne trovano tante per strada è che può capitare che, su un pavimento dissestato con una buca o con delle irregolarità, la listarella di metallo si incastri e si stacchi. Una rivenditrice di macchine per la pulizia delle strade spiega che «le listarelle sono inserite nella base della spazzola e saldate, però man mano che sfregano per terra si limano e può succedere che qualcuna si spezzi».
Su YouTube si trovano alcuni video dedicati allo spazzamento delle strade e alla costruzione delle spazzole per spazzatrici. Solitamente, nei modelli misti, le setole in plastica si trovano negli strati più interni e in quelli più esterni, mentre le “piattine” (questo è il loro nome tecnico) di metallo sono all’interno. Le spazzole delle spazzatrici sono pensate principalmente per raccogliere cartacce, rifiuti e polvere dalla strada, facendoli convergere verso l’aspiratore che sta al centro del mezzo. Le setole in plastica sono quelle più morbide e che più facilmente possono infilarsi negli angoli o tra la strada e il marciapiede. Quelle in metallo, oltre a evitare che la polvere si alzi, sono invece più abrasive e più rigide.
In tutto il mondo (Italia compresa) ci sono persone che le raccolgono, le collezionano e ne fanno gli usi più diversi. Le barrette sono infatti sottili e flessibili e possono essere facilmente lavorate. Su Reddit e su YouTube ci sono diversi video e post che suggeriscono usi differenti. I più numerosi sono quelli che spiegano come le abbiano trasformate in strumenti per aprire i lucchetti (gli appassionati sono più di quanti si pensi). Altri le usano per fare i più svariati lavori domestici, trasformandole per esempio in ganci per afferrare cavi. Ma c’è anche chi dice di averle trasformate in ami per pescare, in supporti per spade da collezione, in strumenti di pulizia di precisione o di averle viste diventare accessori per capelli decorati con perline e fiocchi.
Nelle discussioni online su questo argomento i commenti comunque sono sempre di ringraziamento per chi ha dato una risposta a un quesito che molti si facevano da tempo. C’è chi dice che si chiedeva da anni cosa fossero quelle bacchette, e chi da quando era bambino. Qualcuno ha ipotizzato anche che potessero essere componenti interne dei tergicristalli ma è un’ipotesi senza basi solide (soprattutto per via della quantità di listarelle che si trovano in giro).