In Germania per il secondo giorno di fila centinaia di migliaia di persone hanno manifestato contro AfD
In Germania per il secondo giorno consecutivo centinaia di migliaia di persone si sono riunite per manifestare contro il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) e contestare in particolare le sue politiche contrarie all’immigrazione. Una delle proteste più partecipate è stata quella davanti al Bundestag di Berlino, la camera bassa del parlamento tedesco, dove secondo gli organizzatori nel pomeriggio si sono ritrovate almeno 60mila persone. Ci sono stati cortei anche in altre città, tra cui Colonia, dove gli organizzatori hanno parlato di 70mila partecipanti.
A Monaco invece la manifestazione è stata annullata poco dopo l’inizio per il rischio che il sovraffollamento creasse problemi di sicurezza. Secondo la polizia, le persone arrivate per le proteste erano 80mila; secondo gli organizzatori quasi 200mila.
AfD è stato fondato nel 2013 e oggi è il secondo partito più popolare in Germania dopo l’Unione Cristiano-Democratica, il principale partito conservatore tedesco. Le contestazioni del fine settimana sono legate a un’inchiesta pubblicata a inizio gennaio dal sito tedesco di giornalismo investigativo Correctiv, secondo cui a fine dicembre ci sarebbe stato un incontro tra alcuni leader di AfD, i finanziatori del partito e diversi membri del movimento neonazista tedesco. L’obiettivo della riunione sarebbe stato quello di discutere un piano di espulsioni su larga scala delle persone richiedenti asilo, di immigrati con permesso di soggiorno e anche di cittadini tedeschi di origine straniera. L’operazione è stata definita “remigrazione”.
Il partito ha negato che la “remigrazione” faccia parte del suo programma. Da giorni comunque in Germania si sta discutendo della possibilità di bandirlo, sulla base di un articolo della costituzione tedesca che indica come «incostituzionali i partiti che, con i loro obiettivi o con il comportamento dei loro aderenti, cercano di indebolire o abolire l’ordine fondamentale democratico libero o di mettere in pericolo l’esistenza della Repubblica federale tedesca».
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