L’ufficiale Walter Biot è stato condannato a 20 anni di carcere per spionaggio
La condanna del tribunale penale segue quella del tribunale militare per gli stessi fatti: avrebbe cercato di vendere documenti segreti alla Russia
L’ufficiale della Marina militare italiana Walter Biot è stato condannato a 20 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Roma: è stato considerato colpevole di spionaggio, rivelazione di segreto di Stato e corruzione per aver cercato di fornire documenti segreti a un funzionario dell’ambasciata russa in cambio di 5mila euro. Biot fu arrestato al momento del tentativo di scambio, il 30 marzo 2021, in un parcheggio di un centro commerciale a Roma.
Biot era già stato processato per gli stessi fatti da un tribunale militare, con competenza sui reati militari commessi dai membri delle forze armate, che nel 2023 lo aveva condannato a 30 anni. Per la condanna del tribunale militare Biot ha fatto ricorso in appello, e il processo è ancora in corso. Se condannato in via definitiva dovrà scontare entrambe le pene, per un totale di 50 anni di carcere.
Biot era stato arrestato il 30 marzo del 2021 mentre stava consegnando una scheda di memoria a un ufficiale delle forze armate russe, Dmitrij Ostroukhov, in un grande parcheggio del quartiere romano di Spinaceto. La scheda era contenuta in una scatola di medicine. In un’altra confezione, sempre di medicine, il militare russo aveva consegnato a Biot 5mila euro in contanti. Biot venne arrestato, portato nel carcere di Gaeta e imputato in due processi: uno condotto dalla magistratura militare e uno da quella ordinaria.