Il Pakistan ha compiuto un attacco aereo in Iran
Nella provincia del Sistan e Belucistan, un giorno dopo gli attacchi iraniani in territorio pakistano, con l'obiettivo di colpire alcuni gruppi separatisti beluci
Nella notte tra mercoledì e giovedì il Pakistan ha compiuto un attacco aereo in Iran, un giorno dopo gli attacchi iraniani sul territorio pakistano. Il ministero degli Esteri del Pakistan ha detto che l’esercito del paese ha condotto «attacchi militari di precisione» contro quelli che ha definito nascondigli di gruppi terroristici anti-pakistani che operano in Iran. Ha aggiunto che il Pakistan «rispetta pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della repubblica islamica dell’Iran» e che l’unico obiettivo dell’attacco di oggi «era il perseguimento della sicurezza e dell’interesse nazionale del Pakistan, che è fondamentale e non può essere compromesso». Non ha specificato in che modo siano stati effettuati gli attacchi, se con droni o missili.
Gli attacchi sono stati effettuati nella provincia del Sistan e Belucistan, che si trova nel sud-est dell’Iran, al confine con la provincia pakistana del Belucistan. Il ministero pakistano ha anche detto che sono state uccise diverse persone: l’agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA ha confermato che nella notte ci sono state diverse esplosioni in alcune aree intorno alla città di Saravan, e il vice governatore della provincia ha detto alla tv di stato che sono state uccise nove persone.
Un alto funzionario della sicurezza pakistana, parlando a condizione di anonimato, ha detto al New York Times che nell’attacco il Pakistan avrebbe colpito almeno sette basi utilizzate dai separatisti del Belucistan iraniano. Il funzionario ha detto che sarebbero stati impiegati aerei da caccia e droni.
Al momento non ci sono maggiori informazioni sull’attacco, che è stato compiuto dopo giorni di grande tensione in Medio Oriente per via degli attacchi effettuati dall’Iran prima in Iraq e Siria, e poi in Pakistan. L’attacco contro il Pakistan risale a martedì: l’Iran aveva lanciato alcuni missili, apparentemente con l’obiettivo di colpire due basi del gruppo sunnita Jaish al Adl, che opera al confine tra Iran e Pakistan e che viene considerato terroristico sia dal governo iraniano sia da quello statunitense. Il governo pakistano aveva definito l’attacco «completamente inaccettabile» e aveva detto che ci sarebbero state «serie conseguenze».
L’Iran è da tempo in conflitto con Jaish al Adl, un gruppo terroristico islamista e sunnita che combatte da anni contro il governo iraniano e che opera nel Belucistan, regione abitata da un’ampia popolazione sunnita. L’Iran, al contrario, è un paese a maggioranza sciita, e governato da un regime religioso sciita. Jaish al Adl compie frequenti attacchi terroristici contro l’Iran, che accusa il Pakistan e altri paesi sunniti, come l’Arabia Saudita, di fomentarne le violenze. In alcuni casi Jaish al Adl ha attaccato anche il Pakistan: nell’aprile del 2023, per esempio, uccise quattro soldati pachistani in un attentato.
Non è chiaro perché l’Iran abbia voluto attaccare le basi del gruppo proprio in questo momento. Peraltro l’attacco è avvenuto a meno di un giorno da un altro attacco missilistico iraniano in Iraq (contro presunte basi spionistiche di Israele) e in Siria (contro quelli che l’Iran stesso ha definito «gruppi terroristici anti iraniani», cioè gruppi sunniti, tra cui l’ISIS).
– Leggi anche: La crisi nel mar Rosso coinvolgerà anche i combustibili fossili?