Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un’altra proroga per evitare lo “shutdown”

Lo speaker della Camera degli Stati Uniti
Lo speaker della Camera degli Stati Uniti, il Repubblicano Mike Johnson (Kent Nishimura/Getty Images)

Giovedì sera il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un accordo che permette di evitare lo shutdown, cioè la parziale chiusura delle attività del governo federale, almeno fino a inizio marzo. La norma è stata approvata prima dal Senato, controllato dai Democratici per pochissimi voti, e poi dalla Camera, a maggioranza Repubblicana. Dovrà infine essere firmata dal presidente Democratico Joe Biden.

Negli Stati Uniti l’anno fiscale va dal 1° ottobre al 30 settembre, e quindi il Congresso è in grande ritardo nell’approvazione di un piano definitivo che definisca l’ammontare del bilancio federale e le modalità di spesa per i vari settori di attività del governo.

A inizio gennaio era stato annunciato un piano bipartisan per finanziare l’anno fiscale con circa 1.660 miliardi di dollari, ma i parlamentari non sono riusciti a mettersi d’accordo in tempo per definirne i dettagli: di conseguenza giovedì si sono limitati ad approvare una proroga del bilancio dello scorso anno, in modo da non bloccare le attività e le capacità di spesa di molte agenzie pubbliche. Era necessario approvare la proroga entro il 19 gennaio, quando sarebbero scaduti i termini di un altro piano provvisorio approvato a metà novembre.

I membri del Congresso continueranno a negoziare per trovare un accordo definitivo sul bilancio entro la nuova scadenza di inizio marzo, e se non ci riusciranno sarà necessario approvare un’ulteriore proroga.

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