L’azienda petrolifera Shell ha sospeso i transiti nel mar Rosso a causa degli attacchi degli Houthi, dice il Wall Street Journal
Secondo fonti del Wall Street Journal la compagnia petrolifera Shell, una delle società energetiche più importanti al mondo, ha sospeso a tempo indeterminato tutte le spedizioni che transitano per il mar Rosso. Da settimane la regione è diventata molto pericolosa a causa dei ripetuti attacchi alle navi cargo da parte degli Houthi, il gruppo di ribelli sciiti che controlla metà dello Yemen e che ha preso di mira i commerci come ritorsione contro l’invasione israeliana della Striscia di Gaza.
La decisione di Shell, secondo le fonti del Wall Street Journal che sono state descritte come «al corrente della decisione», sarebbe arrivata per il timore di un aggravarsi delle tensioni nella regione a seguito dei bombardamenti contro gli Houthi guidati dagli Stati Uniti, ma anche a causa di un attacco del gruppo yemenita a una delle sue navi a dicembre.
Quella del mar Rosso è una delle rotte più importanti al mondo: collega il mar Mediterraneo all’oceano Indiano ed è dunque essenziale per le merci scambiate tra l’Europa e l’Asia. Da qui passa il 12 per cento del petrolio e l’8 per cento del gas naturale liquefatto trasportati via mare. La scelta di Shell di sospendere le spedizioni seguirebbe quella di altre compagnie, tra cui British Petroleum, e del Qatar. Per ora in Europa i prezzi dell’energia sono stabili e non sembrano esserci rischi concreti per le forniture di combustibili fossili.
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