Le foto della lava che si sta raffreddando, in Islanda
Una grossa macchia nera e fumante ha coperto una piccola area di un quartiere di Grindavík
La seconda eruzione vulcanica di Grindavík, in Islanda, si sta esaurendo, secondo le analisi dell’Agenzia meteorologica islandese. Questa mattina l’esperta di disastri naturali dell’ente Elísabet Pálmadóttir ha detto alla RÚV, la principale rete televisiva del paese, che anche dalla fessura più settentrionale che si era aperta domenica, quella più ampia, si è interrotto il flusso della lava poco dopo l’una di oggi. Nella notte sono stati registrati più di 160 piccoli terremoti dovuti al movimento del magma sotto terra e anche per questo non si può ancora dire che l’eruzione sia finita: c’è ancora la possibilità che si aprano altre fessure nelle prossime ore e per questo attualmente gli abitanti della cittadina non possono tornare nelle proprie abitazioni.
L’eruzione ha distrutto tre case e coperto di lava un tratto di strada in una zona residenziale di Grindavík, che è una cittadina con 3.600 abitanti, oltre a mettere fuori uso una parte dell’acquedotto. Nel corso della notte sono stati portati avanti dei lavori di emergenza per rifornire di acqua calda le zone del paese che erano rimaste senza. Nei primi giorni dell’anno per proteggere la città da eventuali eruzioni (ritenute probabili fin dallo scorso novembre) era iniziata la costruzione di alcune barriere antilava, in sostanza delle muraglie di terra pensate per arginarne il flusso. In parte sono state efficaci nell’impedire che la lava arrivasse in città, ma la fessura eruttiva più vicina alle case si è aperta dall’altro lato della barriera.