Apple potrebbe togliere la misurazione dell’ossigeno nel sangue da alcuni Apple Watch per evitare un divieto di importazione e vendita
Apple potrebbe rimuovere la funzione di misurazione dell’ossigeno nel sangue da due modelli di Apple Watch per evitare un divieto alla loro importazione imposto negli Stati Uniti per una questione di brevetti. A ottobre l’International Trade Commission (ITC), un’agenzia federale del governo statunitense, aveva accolto un ricorso con cui la società di tecnologia medica Masimo aveva accusato Apple di essersi appropriata indebitamente della sua tecnologia per la misurazione dell’ossigeno. Apple ha fatto ricorso contro la sentenza: recentemente ha deciso che se il suo ricorso sarà respinto rimuoverà la funzionalità per poter continuare a vendere i dispositivi.
La United States Customs and Border Protection (Dogane e Polizia di Frontiera degli Stati Uniti, l’agenzia di controllo doganale degli Stati Uniti) ha approvato la decisione, stabilendo che non violi il divieto di importazione e vendita imposto dall’ITC.
La decisione dell’ITC vietava l’importazione degli Apple Watch Serie 9 e Ultra 2. Non era entrata subito in vigore perché il governo aveva tempo fino al 25 dicembre per modificarla: piuttosto che attendere un improbabile intervento governativo, Apple aveva annunciato la sospensione delle vendite il 18 dicembre. Il 27 dicembre però un tribunale aveva sospeso la validità della sentenza che vietava l’importazione, e le vendite avevano potuto riprendere.
Al momento un tribunale sta valutando se prolungare la sospensione del divieto per tutta la durata del processo di appello, quindi potenzialmente più di un anno. Apple sta cercando un modo per modificare le funzionalità dell’Apple Watch in modo da mantenere la misurazione dell’ossigenazione del sangue senza violare il brevetto di Masimo, un’operazione più lunga e complessa che semplicemente rimuovere la funzionalità. Apple nel frattempo ha inviato nei suoi punti vendita negli Stati Uniti (il divieto è in vigore solo lì) dei dispositivi modificati, avvisando però di non venderli fino a una comunicazione ufficiale dell’azienda: è probabile che siano i dispositivi modificati per evitare il divieto.