La milionaria che vuole farsi aiutare da 50 sconosciuti per ridistribuire la sua eredità
L'austriaca Marlene Engelhorn li sceglierà tra 10mila persone estratte a sorte, per discutere di quali siano le destinazioni migliori
Martedì scorso la milionaria e filantropa austriaca Marlene Engelhorn ha annunciato l’inizio di “Guter Rat” (“Buon consiglio”), un progetto che prevede la creazione di un gruppo di 50 persone che, nei prossimi mesi, dovrà aiutarla a decidere come spendere una buona parte dei 25 milioni di euro che aveva ereditato nel 2022 dopo la morte di sua nonna. Engelhorn è infatti una delle discendenti di Friedrich Engelhorn, fondatore della BASF, una delle più grandi aziende chimiche al mondo.
I membri del “Buon consiglio” discuteranno nel corso di diversi incontri di quali siano i modi migliori per ridistribuire il patrimonio di Engelhorn, che non vuole ricorrere alle tradizionali forme di filantropia, come la creazione di fondazioni benefiche private, che a suo avviso sono strumenti che danno ai ricchi che vogliono fare beneficenza un potere che non dovrebbero avere. «La redistribuzione è un processo che non dovrebbe coinvolgere solo me», ha detto.
I 50 membri del “Buon consiglio” saranno selezionati a partire da un campione iniziale di 10mila persone estratte a sorte, e nelle prossime settimane riceveranno degli inviti nelle loro cassette postali. I partecipanti devono avere almeno 16 anni, ma non devono necessariamente essere cittadini austriaci o parlare tedesco: è sufficiente che siano domiciliati in Austria.
All’interno delle lettere troveranno dei questionari da compilare, che saranno poi esaminati da un’apposita commissione: alla fine del processo il gruppo sarà ridotto a 50 persone, che dovranno rappresentare la popolazione del paese in base a variabili come sesso, età, reddito e zona di provenienza.
Il gruppo si riunirà da marzo a giugno per partecipare a una serie di riunioni relative a questioni come la distribuzione della ricchezza e le modalità di finanziamento delle organizzazioni non governative: tutti i membri avranno la possibilità di rimanere anonimi, a meno che non scelgano di divulgare pubblicamente la propria identità. Tutti gli incontri saranno moderati da esperti, e saranno selezionati 15 membri sostitutivi nel caso in cui qualcuno non possa partecipare.
Per avere una maggiore indipendenza economica e potere dedicarsi a tempo pieno al progetto, i componenti del “Guter Rat” riceveranno 1.200 euro a settimana. Inoltre, lo staff di Engelhorn coprirà le spese di vitto, alloggio e viaggio.
Il sito del progetto prevede una serie di limitazioni per la destinazione dei fondi, che non potranno andare a individui o organizzazioni «incostituzionali, ostili o disumane» e non potranno essere investiti in attività a scopo di lucro. Inoltre, il denaro non potrà essere ridistribuito ai membri del gruppo o a persone «a loro collegate». Nel caso in cui il gruppo non dovesse riuscire a trovare un accordo condiviso, il denaro verrà restituito a Engelhorn.
Il progetto “Guter Rat” riflette idee di giustizia sociale che Engelhorn porta avanti da anni: chiede da tempo che il governo austriaco adotti delle misure di redistribuzione della ricchezza più efficaci, tra cui la reintroduzione della tassa di successione (l’imposta che si applica ai beni ricevuti in eredità da una persona), che era stata abolita nel 2008. Inoltre, Engelhorn fa parte di Patriotic Millionaires, un gruppo di persone milionarie americane ed europee che chiede che i governi del mondo impongano tasse più alte a chi è ricco come loro. Hanno aderito al gruppo anche l’attore Mark Ruffalo, l’ereditiera Abigail Disney (nipote di Walt Disney) e Nick Hanauer, imprenditore statunitense che fu tra i primi a investire in Amazon.
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Non è stata specificata la parte effettiva di eredità che Engelhorn ha destinato al progetto, ma secondo Bernhard Madlener, uno dei portavoce di “Guter Rat”, si tratta di una «gran parte».