La Corea del Nord ha testato per la prima volta il lancio di un missile a raggio intermedio a combustibile solido
Domenica la Corea del Nord ha testato con successo per la prima volta il lancio di un missile balistico a raggio intermedio a combustibile solido. Un missile con questo tipo di carburante rappresenta un miglioramento dell’arsenale nordcoreano: il suo serbatoio infatti può essere mantenuto pieno per lunghi periodi di tempo, e non deve essere rifornito prima del lancio, a differenza di un missile a combustibile liquido. Finora la Corea del Nord aveva testato solo missili di quest’ultimo genere.
Un missile a raggio intermedio (IRBM) può coprire distanze comprese fra 3mila e 5mila chilometri: quello lanciato nel test di domenica ne ha percorsi circa mille, andando a finire nel mare fra la penisola di Corea e il Giappone.
Ad aprile la Corea del Nord aveva detto di aver già testato un missile a combustibile solido, ma in quel caso era classificato come missile intercontinentale, quindi capace di coprire distanze superiori ai 5mila chilometri, più di un missile balistico a raggio intermedio.
Il missile testato serve come primo stadio nel lancio di un missile ipersonico (cioè capace di volare a circa 6mila chilometri orari), quindi a dare la spinta iniziale a una testata più piccola e più veloce, che può essere armata anche con una bomba nucleare. Secondo il governo nordcoreano, il test serviva anche a valutare le possibilità di manovra in volo della testata ipersonica, che il paese ha iniziato a testare nel 2021. È proprio la manovrabilità dei missili ipersonici che gli permette di eludere più facilmente i sistemi di difesa antimissilistici, e li porta a essere considerati particolarmente pericolosi.
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