Alcuni contrabbandieri viaggiano in business class
Per poter portare più valigie: è quello che facevano i corrieri di una rete di riciclaggio che ha trasferito oltre 100 milioni di sterline illegalmente
Negli ultimi anni le forze dell’ordine britanniche hanno smantellato una rete di riciclaggio di denaro che, secondo le loro ricostruzioni, avrebbe trasferito illegalmente negli Emirati Arabi Uniti più di 100 milioni di sterline (circa 116 milioni di euro). Di alcuni dettagli di questa operazione si è nuovamente parlato in questi giorni, dopo che giovedì 11 gennaio un tribunale di Londra ha condannato per contrabbando due uomini che avevano avuto il ruolo di corrieri. Secondo l’Agenzia nazionale anticrimine (NCA), sono in tutto sedici le persone finora condannate per aver lavorato come corrieri dell’organizzazione.
I corrieri venivano pagati fino a 5.000 sterline (5.800 euro) per trasportare i contanti in grandi valigie. Fingendosi turisti, volavano in business class per avere la possibilità di portare bagagli extra, e trasportavano circa un milione di sterline per viaggio spedendo in stiva tre o quattro valigie.
La NCA ha scoperto che i membri dell’organizzazione ricevevano il denaro da altri gruppi criminali in alcuni appartamenti di Londra. Lì contavano le banconote e le confezionavano in pacchetti sottovuoto, che poi mettevano nelle valigie. Le valigie venivano poi chiuse con lucchetti a combinazione e ritirate dai corrieri.
Una volta arrivati a Dubai, ai corrieri veniva inviata l’immagine di una lettera da mostrare ai funzionari doganali, e i codici per aprire le valigie. I corrieri poi si registravano in hotel a cinque stelle dove trascorrevano qualche giorno.
Il Regno Unito cerca da anni di ostacolare il riciclaggio di denaro, cioè quando le organizzazioni criminali reimpiegano i soldi provenienti dalla loro attività per “pulirli”: l’irrigidimento delle regole e delle leggi ha reso più difficile riciclare il denaro in modi tradizionali, per esempio attraverso società di copertura o piccole imprese. Anche i Bitcoin e in generale le criptovalute si sono rivelate problematiche per il riciclaggio. Il trasporto fisico del denaro attraverso corrieri che si fanno pagare somme relativamente piccole per il servizio è quindi diventato una valida alternativa.
L’NCA ha spiegato di aver scoperto l’esistenza della rete nel 2020, quando la polizia doganale aveva scoperto 500mila sterline in una borsa smarrita diretta a Dubai. Nello stesso anno due donne erano state fermate da funzionari doganali perché trasportavano valigie piene di contanti. Gli investigatori dell’NCA avevano sequestrato il denaro, da cui avevano prelevato campioni di DNA e impronte digitali, e avevano studiato l’imballaggio collegandolo a un uomo sospettato di altri reati. Durante una perquisizione nell’abitazione di una delle donne, gli investigatori avevano scoperto che era già stata a Dubai e che lì aveva dichiarato alla dogana che stava portando nel paese milioni di sterline per un’azienda locale. Gli investigatori avevano collegato il numero di telefono e l’email utilizzati per prenotare i voli delle donne ad altri corrieri e a un uomo a Dubai, il capo dell’organizzazione: l’azienda che veniva citata nelle dichiarazioni doganali era sua. Avevano poi scoperto che l’organizzazione comunicava su gruppi WhatsApp, tra cui uno chiamato Sunshine and lollipops (“sole e caramelle”, in inglese).
Secondo il resoconto dell’NCA, i corrieri hanno fatto 83 viaggi tra novembre 2019 e ottobre 2020. Si sospetta che la maggior parte del denaro provenisse dal traffico di stupefacenti e che fosse stato accumulato durante la pandemia.
Le pene di molti dei corrieri condannati sono state sospese, alcuni sono stati affidati ai servizi sociali; la sentenza per gli ultimi due arriverà l’8 marzo. Il capo dell’organizzazione è stato invece condannato a nove anni di carcere a luglio del 2022, dopo essere stato arrestato nel 2021 durante un suo viaggio a Londra.
Gli investigatori hanno spiegato che uno dei dettagli che hanno permesso la sua identificazione è il fatto che l’uomo accumulava sulla propria carta fedeltà della compagnia aerea Emirates le miglia di tutti i viaggi che prenotava per i corrieri, per poi usarle per prenotare viaggi in prima classe per se stesso.