Weibo, tra i più diffusi social network in Cina, ha bloccato la visualizzazione di un hashtag sulle elezioni di Taiwan

Un signore a Taipei mette la propria scheda nell'urna
Votazioni a Taipei (Annice Lyn/Getty Images)

Weibo, tra i più diffusi social network in Cina, ha bloccato la visualizzazione di un hashtag sulle elezioni di Taiwan: a partire da stamattina, cercando l’hashtag “elezioni di Taiwan”, compare un avviso che dice: «Il contenuto di questo argomento non viene mostrato, nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti». L’hashtag da alcune ore era tra gli argomenti più in tendenza su Weibo.

Molti post in generale sulle elezioni si trovano ancora, ma più che altro pubblicati da account verificati e affiliati allo Stato, segno dell’irritazione della Cina per l’esercizio democratico a Taiwan, che pur essendo un paese di fatto autonomo viene ritienuto dalla Cina parte di sé, una provincia ribelle destinata a “riunificarsi” con il resto del paese.

Le elezioni a Taiwan si sono tenute sabato e sono state vinte da Lai Ching-te, del Partito Progressista Democratico (DPP), di centrosinistra e critico nei confronti delle ingerenze politiche della Cina. Gli altri candidati erano Hou Yu-ih del Partito Nazionalista Kuomintang (KMT), più morbido nei confronti della Cina, e Ko Wen-je del Partito Popolare di Taiwan. Lai era stato vicepresidente nell’ultimo mandato e il suo partito ha vinto le elezioni per la terza volta consecutiva. La presidente uscente, Tsai Ing-wen, non poteva candidarsi per un terzo mandato secondo la Costituzione del paese.