Il parlamento ucraino si è rifiutato di discutere un disegno di legge per arruolare più persone nell’esercito
Il parlamento ucraino si è rifiutato di discutere un disegno di legge per arruolare più persone nell’esercito, che includeva misure punitive per i renitenti alla leva. Il mese scorso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che erano necessari almeno 450mila soldati in più per contrastare l’invasione della Russia, ma alcune clausole del disegno di legge sono state giudicate incostituzionali dai parlamentari: una di queste avrebbe limitato il diritto dei renitenti alla leva di possedere proprietà e di utilizzare liberamente il proprio denaro.
Il disegno di legge proponeva anche di abbassare da 27 a 25 anni l’età in cui gli uomini possono essere arruolati nelle forze armate e consentirebbe all’esercito di convocare le persone idonee elettronicamente invece che per posta, così da raggiungerle più facilmente. All’inizio della guerra a febbraio del 2022 decine di migliaia di uomini si offrirono volontari per combattere, ma a quasi due anni di distanza è sempre più difficile convincere qualcuno ad arruolarsi e molti sono fuggiti dall’Ucraina.
In questo momento l’Ucraina sta riscontrando diverse difficoltà sul campo a causa del blocco degli aiuti europei e statunitensi e degli intensi bombardamenti russi delle ultime settimane su diverse città ucraine, inclusa la capitale Kiev. In più, a fine dicembre il presidente russo Vladimir Putin aveva anche aumentato le dimensioni massime dell’esercito russo di circa il 15 per cento, aggiungendo 170mila soldati.
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