La grossa protesta in Polonia contro il governo di Donald Tusk
È la prima vera manifestazione da quando il governo europeista si è insediato, e si inserisce nel più ampio scontro politico tra il primo ministro e il presidente di estrema destra Andrzej Duda
Giovedì pomeriggio decine di migliaia di sostenitori del partito di estrema destra Diritto e Giustizia si sono radunati fuori dal parlamento polacco a Varsavia per protestare contro le riforme portate avanti dal nuovo governo europeista del primo ministro Donald Tusk. Lo stesso giorno il presidente Andrzej Duda, anche lui di Diritto e Giustizia, ha detto che grazierà due parlamentari del suo partito condannati a dicembre per abuso di potere e incarcerati questa settimana.
Questi due eventi si inseriscono in un contesto di crescenti tensioni in Polonia fra il governo di coalizione di Tusk (europeista e di centro) e l’opposizione di Diritto e Giustizia, che ha guidato il paese per otto anni. Da quando si è insediato il mese scorso, il nuovo governo sta apportando diverse modifiche all’apparato statale polacco per annullare quelle della precedente amministrazione. In particolare, ha licenziato i principali dirigenti di radio e televisioni pubbliche nominati negli scorsi anni da Diritto e Giustizia. Il suo operato è però molto ostacolato dal presidente Duda, che sta cercando in ogni modo di bloccare il nuovo corso politico.
Alla protesta, guidata dal leader di Diritto e Giustizia Jarosław Kaczyński, hanno partecipato circa 35mila persone, secondo le stime del comune. È iniziata poche ore dopo che la Corte costituzionale aveva stabilito che i legislatori dei partiti della coalizione di Tusk non possono processare il governatore della banca centrale, Adam Glapiński. Tusk lo aveva accusato di aver trasformato la politica monetaria della Polonia in uno strumento politico di Diritto e Giustizia.
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