Negli Stati Uniti sono stati cancellati oltre mille voli, principalmente per via del maltempo 

Alcuni aerei all'aeroporto LaGuardia di New York, a gennaio del 2023 (AP Photo/Seth Wenig, File)
Alcuni aerei all'aeroporto LaGuardia di New York, a gennaio del 2023 (AP Photo/Seth Wenig, File)

Martedì negli Stati Uniti sono stati cancellati oltre mille voli nazionali e internazionali, soprattutto per via del maltempo che ha interessato tutto il paese: ci sono state forti piogge e venti, neve e tuoni e sono anche morte quattro persone in seguito alle cadute di alberi e ai danni provocati dai forti venti ad alcuni prefabbricati.

Un centinaio di voli è stato cancellato non per il maltempo, ma per via della sospensione decisa dalla FAA sui voli effettuati dai Boeing 737 Max 9, il modello di aereo coinvolto nell’incidente del 5 gennaio, in cui un mezzo dell’Alaska Airlines di questo tipo ha perso un pezzo della cabina passeggeri mentre era in volo a 4.876 metri d’altezza, costringendo il pilota a un atterraggio d’emergenza.

L’aeroporto col maggior numero di cancellazioni, 109 in totale, è stato l’aeroporto internazionale O’Hare di Chicago, seguito dall’aeroporto LaGuardia di New York, con 69, e dall’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Arlington, in Virginia: i dati sono del sito di monitoraggio del traffico aereo FlightAware. I voli sono stati cancellati anche su ordine della Federal Aviation Administration (FAA), agenzia governativa che si occupa anche del traffico aereo civile, che martedì pomeriggio ha ordinato ad alcuni aeroporti di non effettuare voli per via della neve e del ghiaccio causati dal maltempo. Ci sono stati anche molti ritardi, all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York mediamente di tre ore.