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  • Mercoledì 10 gennaio 2024

Il video dell’esercito israeliano che spara contro alcuni civili palestinesi in Cisgiordania

È stato ottenuto da Associated Press: un uomo è stato ucciso e due sono rimasti feriti

Il funerale di Osaid Rimawi, a Beit Rima (AP Photo/Majdi Mohammed)
Il funerale di Osaid Rimawi, a Beit Rima (AP Photo/Majdi Mohammed)
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Alcune scene di un video filmato in Cisgiordania, diffuse dall’agenzia di stampa Associated Press, mostrano tre uomini palestinesi disarmati che vengono improvvisamente colpiti da vari colpi da arma da fuoco, senza aver ricevuto alcuna provocazione: uno di loro è stato ucciso e gli altri due sono stati feriti. Il video non mostra da dove arrivano i colpi, ma secondo le verifiche di Associated Press, considerata molto rigorosa e affidabile, a sparare sono stati uno o più soldati dell’esercito israeliano.

Lo scontro è avvenuto verso le 2 di notte del 5 gennaio scorso a Beit Rima, una città di 4mila abitanti circa 60 chilometri a nord di Ramallah, ed è stato filmato dalle telecamere di sicurezza di un negozio.

Nel video si vede una decina di uomini in piedi in mezzo alla strada, e a un certo punto uno di loro si inginocchia e tocca qualcosa per terra. Subito dopo un altro uomo, Nader Rimawi, viene colpito alla gamba sinistra da un colpo di arma da fuoco e cade a terra mentre tutti iniziano a scappare. Due uomini si avvicinano a Nader per aiutarlo e vengono a loro volta colpiti: sono Osaid Rimawi, che muore poco dopo, e Mohammed Rimawi, che invece rimane ferito e viene portato in ospedale. Anche Nader è stato portato in ospedale ed è sopravvissuto.

Una scena successiva mostra diversi soldati dell’esercito israeliano avvicinarsi a Mohammed e Osaid, sdraiati per terra, per poi allontanarsi circa quattro minuti dopo senza fare niente.

Soldati israeliani si avvicinano ai palestinesi feriti (UGC via AP)

L’esercito israeliano ha detto ad Associated Press che i soldati hanno aperto il fuoco perché pensavano che la persona inginocchiata si fosse piegata per accendere una bomba molotov. Il primo sparo, però, non ha colpito la persona inginocchiata ma Nader, che era in piedi. Nader ha detto che in realtà la persona che si è piegata stava cercando di bruciare alcuni pezzi di carta e vari oggetti trovati in giro, per scaldarsi.

Altri abitanti di Beit Rima hanno confermato che l’esercito non è stato provocato, e che gli uomini palestinesi che sono stati attaccati non avevano intenzione di accendere alcun esplosivo. Un portavoce dell’esercito ha detto che quella sera altre persone palestinesi avevano già provato ad accendere bombe molotov a Beit Rima, ma le persone coinvolte hanno detto di non aver sentito parlare di altri scontri.

«Io e i miei amici eravamo vicini a una rotonda quando abbiamo sentito qualcuno dire che dei soldati israeliani stavano camminando nella zona. Siamo rimasti lì, non sapevamo cosa fare e non avevamo nulla con noi», ha detto Mohammad Rimawi ad Associated Press. «Improvvisamente un cecchino ha iniziato a sparare contro mio fratello, ferendolo. Sono corso da lui per aiutarlo, ma hanno sparato anche a me».

Il funerale di Osaid Rimawi, a Beit Rima (AP Photo/Majdi Mohammed)

Dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e il gruppo radicale palestinese Hamas, lo scorso ottobre, sono aumentate notevolmente anche le violenze in Cisgiordania. Ahmed Rimawi, il fratello di Mohammad, ha raccontato che spesso i soldati «entrano nelle città e iniziano a sparare contro i civili». Secondo le autorità palestinesi, circa 340 persone sono state uccise in Cisgiordania negli ultimi tre mesi.

La regione della Cisgiordania si trova tra Israele, Giordania e Mar Morto. Teoricamente è controllata dall’Autorità palestinese e quindi da Fatah, il partito del presidente dell’Autorità Mahmoud Abbas. In realtà Israele esercita un potere quasi totale sul territorio e negli ultimi decenni l’ha occupato con centinaia di colonie, insediamenti considerati illegali dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale.