Ancora una canzone di Sufjan Stevens

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Nel Regno Unito è tornata in classifica Murder on the dancefloor, “classico” dance del 2001, che ha trovato nuovi ammiratori e usi “virali” dopo essere stata usata nel finale del film che si chiama Saltburn (film di una bruttezza e infantilità irritanti, se siete maggiorenni; se non lo siete, tutto è perdonato). La stessa Sophie Ellis-Bextor lo ha imitato su Tiktok. Comunque, per l’archivio, a un certo punto nel film c’è anche un karaoke di Rent dei Pet shop boys (e altre buone scelte di canzoni).
Una Martha ha avuto un compleanno memorabile al concerto dei Depeche Mode a Los Angeles.
Il Post ha raccontato la storia di Top of the pops, leggendario programma televisivo musicale di BBC.
Gli Smashing Pumpkins cercano un chitarrista (se vi prendono poi però dite che è stato merito di questa newsletter).
Rick Beato, quel popolare ed esperto youtuber che spiega la musica con grande coinvolgimento, ha ripescato il video di un’intervista del 1979 col grande pianista jazz Oscar Peterson che è uno spasso, in cui Peterson spiega come suonavano un po’ tutti i suoi più grandi colleghi, e lui e Dick Cavett fanno molto gli spiritosi.
Ho visto pure Maestro, che in effetti è una specie di show di Bradley Cooper (messo in ombra solo da quello più misurato di Carey Mulligan) con intorno un film non eccitante, e a cui manca molto la musica, privilegiando i tormenti. Per compensare, qui c’è Bernstein che fa Gershwin da direttore e da pianista insieme, una meraviglia.