Lo sciopero di una settimana della metropolitana di Londra è stato annullato
Il sindacato che rappresenta i lavoratori del settore dei trasporti del Regno Unito ha annunciato domenica pomeriggio di aver annullato il previsto sciopero che sarebbe dovuto cominciare domenica sera e avrebbe dovuto bloccare la maggior parte dei treni della metropolitana di Londra, se non tutti, fino alla mattina di venerdì 12 gennaio. Il National Union of Rail, Maritime and Transport Workers (RMT) ha comunicato di aver sospeso l’enorme sciopero dei dipendenti dopo «sostanziali progressi» nelle trattative con Transport for London, l’azienda municipale che gestisce gran parte del trasporto pubblico della città.
Lo sciopero era stato annunciato per il mancato accordo sull’adeguamento degli stipendi all’aumento del costo della vita dovuto all’inflazione: l’iniziale proposta di TfL di un incremento del 5 per cento era stata rifiutata dai lavoratori. Avrebbero dovuto scioperare macchinisti, ingegneri e tecnici che si occupano della circolazione dei treni, e il personale che fa funzionare le stazioni. Lo sciopero riguardava soltanto la metropolitana, e non gli altri mezzi pubblici come bus e treni di superficie. Con i suoi oltre 400 chilometri di binari, la metropolitana di Londra è una delle più estese del mondo, oltre che la più vecchia. Secondo TfL sui suoi treni vengono fatti una media di 4 milioni di viaggi ogni giorno. Il blocco della metropolitana avrebbe causato grossi problemi nel traffico cittadino. Il sindacato ha fatto sapere che l’azienda si è mostrata disponibile a maggiori aumenti e che le trattative possono quindi proseguire su «nuove basi più positive».