La destra si è divisa sul candidato in Sardegna
Per le regionali di febbraio Fratelli d'Italia vuole il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, mentre la Lega il presidente uscente Christian Solinas
Giovedì si è tenuta una lunga riunione tra i rappresentanti dei partiti di destra e di centrodestra della Sardegna, al termine della quale la coalizione è uscita divisa sul candidato per le elezioni regionali che si terranno il 25 febbraio. Inizialmente infatti la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Antonella Zedda aveva annunciato che, a larga maggioranza, era stato scelto come candidato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, del suo stesso partito. Ieri però il vice segretario nazionale della Lega Andrea Crippa ha detto che per il suo partito il candidato è Christian Solinas, presidente di regione uscente.
I due principali partiti della destra, insomma, sono in disaccordo su chi candidare: non è una vera novità, visto che già da settimane erano emerse le divisioni nella coalizione riguardo alle regionali, che oltre che in Sardegna si terranno quest’anno anche in Abruzzo (10 marzo), Basilicata (in primavera), Piemonte (probabilmente a giugno, con le europee) e Umbria (probabilmente a ottobre).
Da una parte, la Lega vorrebbe riconfermare i quattro presidenti uscenti: Solinas in Sardegna, Vito Bardi in Basilicata, Alberto Cirio in Piemonte e Donatella Tesei in Umbria. Questo perché nessuno di loro appartiene a Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che dalle elezioni del 25 settembre 2022 è di gran lunga il più forte della coalizione della destra. Solinas e Tesei sono affiliati alla Lega, Bardi e Cirio a Forza Italia, e furono tutti eletti nel 2019, quando il principale partito della destra era la Lega. Ora invece Fratelli d’Italia ha messo in discussione queste riconferme, cominciando con la scelta di un proprio candidato in Sardegna, Truzzu.
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«Sia chiaro, il nome di Paolo Truzzu come candidato per il centrodestra sardo è ufficiale da ieri, è stato scelto a larga maggioranza dal centrodestra. Se Lega e Partito Sardo d’Azione vogliono tagliare i ponti con la coalizione, facciano pure» ha detto venerdì Zedda dopo l’annuncio di Crippa.
Da come si risolverà la questione della destra in Sardegna dipenderà probabilmente anche ciò che succederà nelle altre regioni. Più in generale, queste discussioni saranno importanti perché quest’anno ci sono anche le elezioni europee, a giugno, e quelle in sei capoluoghi di regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.
Solinas è il leader del Partito Sardo d’Azione, un partito autonomista che ha una storia di oltre cento anni e che fino al 2009 era sempre stato di orientamento progressista. Poi, dopo un primo passaggio nel campo del centrodestra, con l’arrivo di Solinas come segretario fece un’alleanza particolare con la Lega di Salvini, nel 2018, grazie alla quale Solinas venne eletto in Senato alla scorsa legislatura, prima di essere indicato dalla coalizione di destra come candidato presidente in Sardegna.
Truzzu invece fa parte di Fratelli d’Italia dal 2014, e fu eletto prima consigliere regionale, e poi nel 2019 sindaco di Cagliari. In tutto questo, un’altra esponente del centrodestra, Alessandra Zedda di Forza Italia, ha appena annunciato di volersi candidare come indipendente, con una lista chiamata Anima di Sardegna.