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  • Giovedì 4 gennaio 2024

Il nuovo aumento nel prezzo degli abbonamenti di Dazn

Il piano più completo per vedere tutta la Serie A di calcio e gli altri sport passerà da 55,99 a 59,99 euro al mese

(Unsplash)
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Mercoledì Dazn, la piattaforma di streaming online che in Italia, tra le altre cose, trasmette in esclusiva tutte le partite della Serie A, ha annunciato un aumento dei prezzi di tre suoi piani tariffari. Il principale riguarda l’abbonamento mensile più completo, che permette di vedere tra le altre cose il campionato di calcio su due dispositivi contemporaneamente, e che da gennaio passerà da 55,99 a 59,99 euro.

Il primo aumento riguarderà le tariffe del piano Start, quello che permette di vedere le partite della NFL (il football americano) e del campionato italiano di basket e gli incontri dell’Ultimate Fighting Championship (UFC), la lega di arti marziali miste più seguita al mondo: l’abbonamento mensile aumenterà di 1 euro (da 13,99 a 14,99 euro), mentre quello annuale di circa 10 euro (da 89,99 a 99 euro). L’abbonamento annuale del piano Standard, che permette di guardare le partite in contemporanea su più di un dispositivo (ma solo se connessi alla stessa rete internet), aumenterà di 60 euro, passando da 299 a 359 euro, mentre quello mensile rimarrà invariato: costerà 40,99 euro, esattamente come lo scorso anno.

Aumenteranno anche entrambe le tariffe di DAZN Plus, che permette di guardare le partite simultaneamente da dispositivi in luoghi diversi (e che dunque si può condividere anche con amici e parenti): quella mensile di 4 euro al mese, da 55,99 a 59,99 euro, e quella annuale di 90 euro, 539 euro contro i 449 dello scorso anno.

Gli aumenti dei piani tariffari riguarderanno i nuovi abbonati, mentre per chi aveva già sottoscritto un piano saranno validi subito dopo la scadenza dell’attuale contratto: riceveranno una comunicazione personale via mail con la quale si certificherà l’adeguamento del prezzo al nuovo listino, ed eventualmente avranno la possibilità di recedere dal servizio senza dover pagare penali o costi di disattivazione. Chi ha l’abbonamento che si rinnova di mese in mese comincerà da subito a pagare di più.

– Leggi anche: Come funzionerà la legge “anti-pezzotto”

Dazn trasmette in esclusiva le partite del campionato maschile di calcio dal 2021: la piattaforma è di proprietà di un gruppo britannico che in questi anni, almeno in Italia, ha cambiato il modo di guardare il calcio, prima trasmesso da televisioni a pagamento via satellite o sul digitale terrestre. Allo stesso tempo, da quando ha attivato il servizio in Italia, Dazn è stata oggetto di frequenti polemiche per alcuni disservizi tecnici. I più discussi si erano verificati nel gennaio dello scorso anno, quando molti utenti avevano segnalato interruzioni nelle trasmissioni: il governo di Giorgia Meloni, insediatosi da poco più di due mesi, aveva addirittura convocato per un incontro i vertici dell’azienda.

Dazn aveva aumentato i costi dei suoi piani anche nel 2022, creando un certo malcontento tra gli appassionati di calcio. Anche per questo, si sono ulteriormente diffusi i sistemi illegali per guardare le partite di calcio senza pagare abbonamenti, come il cosiddetto “pezzotto”. Un’indagine dell’agenzia di ricerche e sondaggi Ipsos per conto di Fapav, associazione che tutela l’industria dei contenuti audiovisivi, ha stimato che nel 2022 gli illeciti sulla fruizione illegale di contenuti sportivi siano aumentati del 26 per cento rispetto all’anno precedente.

Per contrastare la diffusione di questi sistemi, ad agosto è entrata in vigore una legge che ha introdotto una serie di nuove misure per contrastare la riproduzione illegale di partite di calcio in diretta, film e altri eventi protetti dal diritto d’autore su siti e piattaforme che non sarebbero autorizzati a trasmetterle.

È stata definita informalmente “legge anti pezzotto”, ed è stata volutamente incentrata sui contenuti sportivi e in particolare calcistici, anche perché è arrivata dopo molte pressioni da parte degli operatori del settore e dopo una raccomandazione dello scorso maggio della Commissione Europea che parlava apertamente di eventi sportivi, invitando gli stati membri dell’Unione a prendere misure per contrastarne la riproduzione non autorizzata. Tra le altre cose, la legge consente all’Agcom (l’Autorità garante delle telecomunicazioni) di agire in modo tempestivo quando riceve la segnalazione di una violazione.