Donald Trump ha fatto ricorso contro la decisione del Maine di escluderlo dalle elezioni

(AP Photo/Charlie Neibergall)
(AP Photo/Charlie Neibergall)

L’ex presidente statunitense Donald Trump ha fatto ricorso contro la decisione della segretaria di Stato del Maine di escluderlo dalle elezioni presidenziali del 2024 nello Stato, per il suo ruolo nell’assalto al Congresso degli Stati Uniti del 6 gennaio 2021. Il ricorso era ampiamente atteso, e si prevede che Trump farà ricorso anche contro una sentenza simile emessa dalla Corte Suprema del Colorado. L’efficacia della decisione del Maine sarà sospesa fino a che un tribunale dello stato non deciderà sul ricorso.

Secondo il ricorso, la segretaria di Stato Shenna Bellows non avrebbe dovuto potuto escludere Trump, perché non avrebbe una posizione imparziale sull’argomento. Bellows in passato aveva già criticato il ruolo di Trump nell’assalto al Congresso, e inoltre era stata eletta come segretaria di Stato con il Partito Democratico (progressista), mentre Trump è del partito rivale, quello Repubblicano (conservatore). Secondo il ricorso Bellows si sarebbe anche basata su «prove inaffidabili».

Annunciando la decisione di escludere Trump, la segretaria di Stato aveva detto di essere consapevole che nessun segretario di Stato aveva mai squalificato un candidato presidente dalle elezioni, ma anche che «nessun candidato presidenziale aveva mai partecipato a un’insurrezione». La sua decisione si basa sulla Sezione 3 del 14° emendamento della Costituzione statunitense, risalente al periodo della Guerra civile, che stabilisce che chiunque sia stato coinvolto in insurrezioni o rivolte contro lo Stato dopo aver prestato giuramento sulla Costituzione non possa più ricoprire incarichi pubblici. La sua applicabilità giuridica al caso di Trump è molto discussa.

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