Uno dei più grandi bombardamenti russi in Ucraina dall’inizio della guerra
Sono state colpite molte città contemporaneamente: almeno 18 persone sono state uccise e ci sono decine di feriti
Venerdì mattina la Russia ha bombardato pesantemente diverse città dell’Ucraina con missili e droni, in uno dei più grandi attacchi dall’inizio della guerra per intensità e vastità. Sono state colpite nello stesso momento città anche molto lontane tra loro: tra le altre la capitale Kiev, Dnipro, Kharkiv, Odessa, Zaporizhzhia e Leopoli. In tutto il paese sono state uccise almeno 18 persone e ci sono oltre 100 feriti. L’esercito ucraino ha detto che la Russia ha lanciato 158 tra droni e missili, e che non c’erano mai state «così tante località colpite nello stesso momento».
Sono state colpiti molti edifici residenziali e infrastrutture civili, tra cui scuole e ospedali. A Kiev un missile ha distrutto un magazzino, uccidendo almeno due persone e ferendone diverse altre. Il sindaco della città, Vitali Klitschko, ha detto che ci sono ancora persone intrappolate sotto le macerie, e il numero di morti potrebbe quindi essere anche maggiore. A Dnipro, a est, è stato colpito un ospedale senza che venisse ucciso nessuno, mentre un bombardamento su un centro commerciale ha ucciso almeno 5 persone.
Due persone sono state uccise a Odessa, sul Mar Nero, e altre due a Kharkiv e Zaporizhzhia nell’est del paese. Un’altra ancora è stata uccisa a Leopoli, città vicina al confine con la Polonia, a ovest, dove dall’inizio della guerra raramente sono arrivati i bombardamenti russi.
Negli ultimi mesi le autorità ucraine avevano più volte avvertito che con l’arrivo dell’inverno la Russia avrebbe con ogni probabilità ripreso a bombardare pesantemente le città ucraine: lo aveva infatti già fatto ampiamente anche l’anno scorso, con l’obiettivo di colpire le principali infrastrutture energetiche e privare la popolazione di servizi di base come riscaldamento, acqua ed elettricità nel periodo dell’anno in cui servono di più, quando fa più freddo.
Anche gli attacchi di venerdì sono sembrati in parte mirati a colpire questo genere di infrastrutture: alcune sono state colpite, anche se l’esercito ucraino e le varie autorità locali non hanno dato informazioni su quali e dove.
Rispetto all’anno scorso l’Ucraina può contare su sistemi di difesa aerea più nutriti e all’avanguardia, forniti in gran parte dagli alleati occidentali che la sostengono nella resistenza all’invasione russa. Sembra però che non siano stati comunque in grado di resistere alla vastità dei bombardamenti russi di venerdì: l’esercito ucraino ha detto di essere riuscito ad abbattere 114 dei 158 missili e droni lanciati dalla Russia.