Israele ha ordinato a 150mila palestinesi di lasciare il centro della Striscia di Gaza
È l'ennesimo ordine di evacuazione israeliano, ma non sono più rimasti posti sicuri in cui andare
Giovedì Israele ha ordinato ai palestinesi che abitano nel centro della Striscia di Gaza di spostarsi verso sud, dopo che negli ultimi giorni aveva iniziato a invadere e a bombardare pesantemente i campi profughi della zona. Secondo una stima delle Nazioni Unite, l’ordine coinvolge circa 150mila persone, che però non sanno dove andare: in base alle indicazioni dell’esercito israeliano dovrebbero spostarsi a sud di Deir al Balah, la città più grande nella zona centrale della Striscia, che in queste settimane si era già riempita di moltissimi profughi provenienti dal nord.
Nelle ultime ore hanno ricominciato a circolare foto di palestinesi che si mettono in marcia verso sud, come se ne erano già viste in molte occasioni nelle scorse settimane.
Gli attacchi ai campi profughi nel centro della Striscia sono una nuova fase dell'invasione di terra israeliana a Gaza, che era cominciata lo scorso 27 ottobre e inizialmente si era concentrata sulle zone a nord, da cui Israele aveva costretto centinaia di migliaia di palestinesi a fuggire. Le azioni militari erano iniziate in risposta all'attacco senza precedenti in territorio israeliano dello scorso 7 ottobre da parte del gruppo armato radicale palestinese Hamas, che governa la Striscia e ha lì i suoi principali centri operativi militari.
Da allora Israele ha bombardato, assediato e infine invaso militarmente la Striscia con l'obiettivo di eliminare Hamas.
Inizialmente le centinaia di migliaia di persone sfollate dal nord erano andate a Khan Yunis, la più grande città nel sud della Striscia. Da settimane però anche quella è considerata un luogo non più sicuro perché l'esercito israeliano l'ha ugualmente invasa e sta continuando a bombardarla. La zona verso cui Israele sta cercando di far confluire i profughi palestinesi è quella di Rafah, al confine con l'Egitto, che però è già decisamente sovraffollata.
Dentro e intorno a Rafah in questi giorni si sono formati molti nuovi campi profughi improvvisati. Secondo le Nazioni Unite negli ultimi giorni a Rafah sarebbero arrivate circa 100mila persone e attualmente la città sarebbe la più densamente popolata di tutta la Striscia.
Rafah stessa comunque continua a essere oggetto di bombardamenti, anche se minori rispetto ad altre zone: giovedì sera il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha detto che 20 persone sono state uccise in un bombardamento israeliano che ha colpito un edificio della città.