Tommaso Verdini, figlio dell’ex senatore Denis Verdini, è stato messo agli arresti domiciliari per un’indagine su presunti bandi pilotati di ANAS
Giovedì Tommaso Verdini, figlio dell’ex senatore Denis Verdini, è stato messo agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine della procura di Roma su alcuni bandi di gara di ANAS, la società statale che gestisce le strade italiane, che sarebbero stati pilotati. Verdini è a capo della società di consulenza Inver, che tra le altre cose offre consulenze alle aziende che vogliono ottenere appalti nel settore pubblico: l’accusa nei suoi confronti – aveva ricostruito Domani alcuni mesi fa – è di aver sfruttato le sue conoscenze tra i dirigenti di ANAS per fornire ad alcuni clienti di Inver informazioni riservate sui bandi della stessa ANAS, in modo da favorirli. Le informazioni riservate avrebbero insomma permesso ai clienti a cui Verdini offriva consulenze di presentare offerte migliori dei concorrenti quando partecipavano ai bandi di gara di ANAS.
Oltre a Verdini sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di altre quattro persone indagate. Ci sono poi altre due persone per cui sono state disposte “misure interdittive”, cioè quelle con cui il giudice vieta di esercitare una certa professione per un periodo di tempo stabilito. Le ipotesi di reato per le persone indagate sono di corruzione, turbativa d’asta e traffico di influenze illecite. La società Inver non è coinvolta nell’inchiesta della procura di Roma, così come non lo sono ANAS e i suoi dirigenti.