Deve essere distrutta una importante “fan fiction” del Signore degli Anelli
Demetrious Polychron, autore di “The Fellowship of the King”, ha perso una causa contro Amazon e il Tolkien Estate
Demetrious Polychron, uno scrittore statunitense che si occupa principalmente di fan fiction (la narrativa prodotta dagli appassionati di una particolare saga di libri o cinematografica), ha perso una causa intentata nei suoi confronti da Amazon e Tolkien Estate, l’ente che tutela la proprietà intellettuale delle opere dello scrittore inglese J.R.R. Tolkien, autore della saga fantasy del Signore degli Anelli. Polychron è stato condannato al risarcimento di spese legali per 134mila dollari, e dovrà «distruggere in modo permanente tutte le copie fisiche ed elettroniche» di un libro che aveva pubblicato lo scorso anno e che viola il diritto d’autore delle opere di Tolkien.
La sentenza chiude una battaglia legale che era iniziata lo scorso anno, quando Polychron aveva accusato Amazon e Tolkien Estate di avere utilizzato delle parti del suo libro The Fellowship of the King (La compagnia del re), descritto da lui stesso come «il seguito perfetto» della saga del Signore degli Anelli, per la realizzazione della serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, trasmessa da Amazon Prime nel 2022. Ad aprile Polychron aveva citato in giudizio Amazon e Tolkien Estate in un tribunale di Los Angeles, in California, chiedendo un risarcimento di 250 milioni di dollari.
Ad agosto il giudice Stephen V. Wilson aveva archiviato il caso, sottolineando come Polychron si fosse «palesemente appropriato» di una serie di elementi delle opere di Tolkien, inclusi personaggi, trame e ambientazioni, per scrivere i suoi romanzi di fan fiction.
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Amazon e Tolkien Estate avevano quindi intentato una causa separata nei confronti di Polychron, chiedendo il pagamento di spese legali per un totale di 135mila dollari e la distruzione di tutte le copie fisiche e digitali di The Fellowship of the King, richieste che sono state accolte giovedì scorso. Nella sua ordinanza, Wilson ha definito le pretese di Polychron «irragionevoli» e «frivole», dato che le sue opere sono basate interamente sui personaggi e l’universo narrativo del Signore degli Anelli.
L’avvocato della Tolkien Estate Steven Maier ha definito la sentenza come «un successo importante» che «non consentirà ad autori e editori non autorizzati di monetizzare le opere di J.R.R. Tolkien».
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La sentenza ha creato un precedente importante: i romanzi di Tolkien sono letti da un pubblico molto esteso, e nel corso degli anni diversi autori li hanno utilizzati come base per scrivere opere di fan fiction che si rifanno in maniera più o meno esplicita all’universo narrativo del Signore degli Anelli. Molte di queste opere vengono realizzate a fini dichiaratamente non commerciali, solitamente per omaggiare l’opera dell’autore: vengono pubblicate su blog e forum di discussione, e sono lette principalmente da altri fan della saga. Vengono definite Tolkien-inspired fiction, e in alcuni casi sono state apprezzate dagli appassionati per la loro capacità di rispettare l’universo narrativo di Tolkien. Polychron aveva invece realizzato il suo romanzo con l’obiettivo di guadagnarci, violando in tal modo il diritto d’autore: i legali della Tolkien Estate hanno detto di sperare che la sentenza possa scoraggiare altri autori dall’intraprendere operazioni commerciali di questo tipo.