Monsanto dovrà pagare 857 milioni di dollari per aver venduto a una scuola di Seattle lampade contenenti sostanze tossiche
Un tribunale statunitense ha condannato l’azienda chimica Monsanto a pagare 857 milioni di dollari perché composti tossici contenuti in lampade realizzate dall’azienda avrebbero causato problemi di salute a studenti e genitori di una scuola vicino Seattle. Il verdetto della giuria ha decretato Monsanto responsabile di negligenza per aver venduto a una scuola lampade contenenti composti pericolosi senza le adeguate avvertenze. L’azienda ha detto che farà ricorso in appello.
I fili elettrici delle lampade contenevano policlorobifenili (PCB), resi illegali negli Stati Uniti nel 1979 (in Italia nel 1983) perché rischiosi per la salute. In passato erano molto usati come isolanti nei cavi, oltre che in altri oggetti comuni, come le vernici. L’azienda è stata denunciata da 5 studenti e 2 genitori che sostengono di aver sofferto di cancro, problemi alla tiroide e altre malattie a causa dell’esposizione ai PCB.
Monsanto è una grande industria chimica statunitense ed è stata acquisita nel 2018 dall’azienda farmaceutica tedesca Bayer. Sostiene che le lampade fossero state installate nel 1973, quando i PCB erano ancora legali (l’azienda ha smesso di usarli nel 1977) e che abbia ripetutamente avvisato la scuola della loro presenza negli anni successivi. Le vittime hanno frequentato la scuola fra 18 e 7 anni fa. Monsanto deve affrontare anche numerose cause, e i relativi risarcimenti, intentate da persone che sostengono di aver contratto il cancro per l’esposizione al glifosato, l’ingrediente principale del suo diserbante Roundup, che secondo alcuni studi sarebbe cancerogeno.