Secondo CNN un raccoglitore contenente informazioni segrete sulle interferenze elettorali russe nelle elezioni americane è scomparso negli ultimi giorni della presidenza di Donald Trump
Secondo quanto riportato dal network americano CNN in un lungo articolo pubblicato venerdì, negli ultimi giorni della presidenza di Donald Trump nel 2021 è scomparso dalla Casa Bianca un raccoglitore contenente circa 2.700 pagine di materiale altamente riservato: riguardava l’indagine dell’FBI sulle interferenze elettorali russe nelle elezioni del 2016 e sui legami tra Vladimir Putin e Donald Trump. La CNN ha detto che la scomparsa ha allarmato i servizi segreti statunitensi perché «alcuni dei segreti legati alla sicurezza nazionale più strettamente custoditi dagli Stati Uniti e dai suoi alleati potrebbero essere svelati». Non è chiaro come e quando il governo degli Stati Uniti sia venuto a conoscenza della mancanza di questo raccoglitore, né se quella sia l’unica copia fisica in circolazione.
Circa un quarto del contenuto del raccoglitore, dopo essere stato censurato in molti punti, era già stato reso disponibile al pubblico all’inizio del 2021 quando Trump, negli ultimi giorni della sua presidenza, aveva dato l’ordine di declassificare moltissimi documenti riservati. La parte pubblicata si concentrava sulle fasi preliminari dell’inchiesta e non era stata considerata particolarmente sensibile. I risultati delle indagini avevano portato alla conclusione che la Russia avesse interferito con le elezioni, ma che i rapporti fra Trump, Putin e i loro collaboratori non fossero stati abbastanza stretti da poter provare che si trattasse di una cospirazione organizzata da entrambe le parti.
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Il raccoglitore non è stato trovato fra i documenti riservati conservati illegalmente da Trump nella sua villa a Mar-a-Lago, in Florida, recuperati dall’FBI ad agosto del 2022. In un’intervista del 2021 Trump aveva fatto intendere che il materiale dell’indagine sulle interferenze russe fosse ancora in possesso dell’ex capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows, che dopo l’uscita dell’articolo di CNN ha negato di averlo mai avuto. Al momento Trump, che è il più probabile candidato alla presidenza per il Partito Repubblicano per le prossime elezioni, sta affrontando diversi processi per 91 accuse di vario tipo, circa quaranta delle quali riguardano proprio la conservazione di informazioni classificate dopo aver lasciato l’incarico.
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