Un grosso attacco informatico all’azienda Westpole sta creando problemi alla pubblica amministrazione italiana
L’8 dicembre l’azienda di tecnologia Westpole, che gestisce servizi cloud per le attività online di enti privati e pubblici in Europa, ha detto di avere subito un attacco informatico, che a distanza di una settimana non è stato ancora risolto. Tra i clienti di Westpole c’è anche PA Digitale, che produce un software usato da centinaia di enti della Pubblica amministrazione italiana per gestire e archiviare moltissimi documenti: di conseguenza, molti uffici amministrativi italiani stanno subendo disagi e rallentamenti.
Per alcuni dipendenti pubblici caricare o consultare documenti è quindi da vari giorni impossibile, ma non sembra che siano stati rubati dati di alcun tipo. PA Digitale ha spiegato infatti che sembra si sia trattato di un attacco fatto con un ransomware, ossia un programma che, una volta installato in un sistema, lo rende inaccessibile al legittimo proprietario tramite un sistema crittografico. Di solito a questo attacco segue una richiesta di riscatto per rendere i dati nuovamente accessibili. Al momento però l’azione non è stata rivendicata pubblicamente da nessuno. Rieti e Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, sono due fra i comuni che hanno avvisato cittadini e cittadine dei problemi legati all’attacco a Westpole.
PA Digitale ha detto di avere dei backup aggiornati all’8 dicembre dei dati di tutti i clienti coinvolti, e che sta lavorando per riavviare i suoi servizi attraverso l’utilizzo di altri sistemi: al momento però non ha ancora fornito una data entro la quale l’operazione sarà conclusa.
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