In Brasile il Parlamento ha annullato il veto del presidente Lula su una legge che limita i diritti degli indigeni
Il parlamento brasiliano ha approvato a grande maggioranza la decisione di superare il veto posto dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva su una legge che limita la protezione delle terre appartenenti alle popolazioni indigene. La legge sostiene il principio del “limite temporale”, una tesi secondo cui le popolazioni indigene brasiliane non possono reclamare diritti esclusivi su terreni che non occupavano fisicamente, oppure su cui non era in corso una disputa legale, prima del 1988, quando entrò in vigore la Costituzione del Brasile.
A settembre la Corte Suprema aveva stabilito che il principio fosse incostituzionale, ma una settimana dopo il Senato, controllato dai conservatori, aveva approvato una legge che tra le altre cose riproponeva la stessa misura. A quel punto Lula era intervenuto per porre il veto sulla parte del testo relativa al principio del “limite temporale”. Ora la questione verrà probabilmente esaminata dalla Corte Suprema.
Da quando è entrato in carica, a gennaio del 2023, Lula ha ripreso gli sforzi per tutelare le terre indigene del Brasile: tra le altre cose il suo governo è il primo ad avere un ministero dei Popoli indigeni, guidato dall’attivista Sônia Guajajara.
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